A chi non è capitato, magari alle scuole elementari, o alle medie, di essere preso in giro per le parti del corpo, troppo piccole o un po’ troppo grandi? La perfezione è merce rara, si sa. Da adulti si capisce più facilmente. O almeno, così dovrebbe essere. Perché Eladio Paramas, portavoce di Josè Mourinho, ritiene ancora che quella del difetto fisico sia ancora un’arma da usare contro il proprio avversario.
La vittima di turno è Dani Alves. Nel 2009 il terzino destro del Brasile e del Barcellona ha fatto un’operazione per rimpicciolire le orecchie (foto da terra.es). Un episodio che il portavoce del tecnico del Real Madrid ha voluto rimarcare sul proprio profilo Twitter con queste parole: “Questo Alves è diverso da quello che è arrivato in Spagna. Si è operato alle orecchie, sono rimpicciolite. Usa occhiali da dottore, però resta un asino con le orecchie piccole. Un paio di occhiali non trasforma un asino in dottore…“
Immancabili gli attacchi all’arbitraggio di Barcellona-Real Madrid di Coppa del Re. “Si dice sempre che il Barcellona gioca meglio di tutti e vince, quando gioca male ci pensa l’arbitro a farlo vincere…”