L’Ucraina ha abbandonato la competizione che aspettava da tempo e che ha ospitato anche per colpa di un gol non visto dall’arbitro. Sembra assurdo leggere una frase del genere quando si parla di una competizione internazionale che rappresenta il top del calcio europeo, ma purtroppo anche a questi livelli i risultati vengono ancora condizionati dalle sviste arbitrali. Certo, nulla ci dice che se il gol fosse stato convalidato l’Ucraina sarebbe ancora in corsa, ma almeno Shevchenko e compagni avrebbero avuto l’opportunità di giocarsela fino all’ultimo minuto.
La rabbia della popolazione ucraina è davvero tanta, ma ciò sembra non scuotere più di tanto Michel Platini, il presidente dell’UEFA che sicuramente sarà per sempre ricordato come l’unico, nel 2012, ad essere contrario alla tecnologia: “Sono contrario, totalmente contrario. Il calcio deve rimanere umano. Io avrei potuto darvi un’intervista per telefono, invece sono qui, ci metto la faccia e ribadisco di essere contro la tecnologia. Ad esempio un arbitro non potrebbe dare un goal e poi annullarlo per fuorigioco, dovrebbe sempre rivedere l’azione. Per questo sono assolutamente contrario. I test che abbiamo fatto in Europa per tre anni e mezzo, con i cinque arbitri, hanno dato risultati eccellenti“.
Eppure è stato proprio il quinto arbitro, appostato a circa un metro dalla linea di porta, a non vedere che il pallone aveva ampiamente superato la linea bianca. Platini continua la sua filippica contro il progresso tecnologico ma sembra davvero arrampicarsi sugli specchi:”c’è stato un errore di un assistente di porta, ma si è trattato del primo caso in tre anni. In undici precedenti, quindi episodi simili, la decisione degli arbitri era sempre stata corretta. Il problema è che stavolta ci è mancata un po’ di fortuna“. Bisognerebbe però convincere i tifosi ucraini che hanno sostenuto la loro nazionale comprando il biglietto per una partita condizionata da un errore umano in una competizione tra l e più importanti del pianeta.