Perché tutti pensano che sarà una brasiliana a vincere il Mondiale per Club 2025?

L’edizione 2025 del Mondiale per Club è entrata nel vivo e, contro ogni pronostico iniziale, l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori si è spostata sempre più verso le squadre brasiliane. A sorpresa, giganti europei come Inter e Manchester City sono stati eliminati già agli ottavi, lasciando campo libero a outsider ambiziose. Tra queste spiccano Palmeiras e Fluminense, le vere mine vaganti del torneo, capaci di mettere in difficoltà qualsiasi avversario.

Ma perché proprio il Brasile potrebbe dominare la fase finale? I motivi sono molteplici e intrecciano tecnica, riforme economiche, cultura calcistica ma anche complessi algoritmi di calcio virtuale, pronostici e sogni da realizzare.

Una rinascita che parte da lontano

Il Mondiale per Club ha sorpreso tutti: a lasciare il torneo prematuramente sono state squadre di altissimo livello come Inter, Juventus e Manchester City. Le protagoniste? Club apparentemente meno quotati ma pieni di talento e idee, come Fluminense e Palmeiras.

Questo sorprendente exploit delle squadre brasiliane è figlio di un percorso di riforme profonde, iniziato già nel 2021 con l’introduzione della SAF – Sociedade Anônima de Futebol, un modello che ha rivoluzionato la struttura gestionale del calcio in Brasile.

I club, prima enti associativi con presidenti a scadenza elettiva, oggi possono contare su investitori privati in grado di pianificare sul lungo periodo. È questo il cuore della rinascita verdeoro.

Il fascino del calcio brasiliano, tra passato e presente

Le quattro squadre brasiliane qualificate agli ottavi – Flamengo, Botafogo, Fluminense e Palmeiras – hanno riportato in auge quella grammatica di gioco che per decenni ha fatto sognare il mondo. Quel futebol bailado, quell’istinto poetico nel palleggio e nella costruzione della manovra che, negli anni ’80, era l’antitesi del calcio italiano.

Ma oggi c’è qualcosa in più: l’organizzazione. Palmeiras, ad esempio, è una società con un fatturato da oltre 225 milioni di euro, mentre il Flamengo sfiora i 234 milioni. Dietro il romanticismo del gioco brasiliano si nasconde oggi un modello economico robusto, grazie anche a una nuova gestione dei diritti TV.

È il caso della piattaforma CazéTV creata dallo youtuber Casimiro Miguel, che ha rivoluzionato la trasmissione delle partite, portando sponsor e visibilità mai viste prima.

L’effetto Ancelotti: la Nazionale e il clima culturale

In parallelo al successo dei club, anche la Nazionale brasiliana vive una fase di rilancio. Carlo Ancelotti, primo allenatore straniero della storia a guidarla, è stato accolto con affetto e aspettative altissime. Il suo impatto ha portato ordine tattico e compattezza: nelle prime due partite ufficiali non ha subito neppure un gol, e la sua figura è diventata simbolo della fusione tra razionalità europea e spiritualità brasiliana.

Ancelotti ha persino parlato del “fechamento”, il rituale mistico-religioso che accompagna la nazionale nello spogliatoio. Questo racconta un legame fortissimo tra calcio, fede e cultura, in un Paese in cui il calcio ha un ruolo importantissimo, fortemente legato alla cultura, all’identità e al cuore di ogni cittadino, fondendosi quasi con esse e diventando parte dell’identità nazionale del Brasile.

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