Cesare Prandelli ha appena convocato Pablo Osvaldo e Angelo Ogbonna per fare fronte all’emergenza infortuni che ha colpito la nazionale italiana. Se il difensore del Torino ha origini africane, l’attaccante della Roma è nato a Buenos Aires, in Argentina. Ha iniziato molto bene questo campionato e dunque il ct ha deciso di sfruttare il fatto che ha doppio passaporto. Non si tratta certo del primo “oriundo” a giocare per l’Italia. Mauro German Camoranesi, anche lui di origini argentine, con gli azzurri ha vinto persino un Mondiale. Ma potremmo anche citare i brasiliani Amauri e Thiago Motta, convocati più di recente.
La chiamata di Osvaldo fa felice chiaramente il giocatore, ma fa infuriare un esponente della Lega Nord. Davide Cavallotto, deputato del Carroccio, sostiene che la scelta di Prandelli certifica il fallimento del nostro calcio. “È mai possibile che nei nostri vivai non ci siano giocatori all’altezza degli scarti delle altre nazionali? Se così fosse la Figc dovrebbe rivedere la propria politica e tornare a investire, magari incentivando le società di serie A, nei settori giovanili – si legge in una nota appena diffusa. – È inaccettabile che oggi il nostro calcio, per decenni ritenuto il migliore del mondo, stia diventando una succursale dei paesi emergenti“. Affermazioni assolutamente sconcertanti e quasi incredibili, quelle del leghista, che non meritano nessun commento.