Regolamento Coppa America: ecco la guida

La Coppa America 2011 inizierà venerdì 1 luglio (sabato mattina in Italia) in Argentina. La 43esima edizione della competizione di calcio più importante e prestigiosa del continente ha avuto una genesi particolare. A questo torneo partecipano sempre dieci nazionali (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela) e dal 1993 anche due squadre non sudamericane.

Il Messico è finito per essere l’invitato privilegiato e poi a rotazione Costa Rica, Usa e Giappone. Quest’ultimo era stato chiamato a partecipare all’edizione che sta per tagliare il nastro, ma i recenti problemi legati al terremoto e alla Tsunami ha costretto la formazione di Zaccheroni a declinare l’invito.

River Plate in B, decine di feriti in città

Il River Plate scende in serie B per la prima volta nella sua storia. E con lui scendono 110 anni di storia del calcio argentino e 33 campionati nazionali. Dopo la sconfitta per 2-0 nell’andata, la squadra di Buenos Aires non è andata oltre l’1-1 al Monumental.

La lacrime di giocatori e tifosi, si sono mischiate alle intemperanze di alcuni facinorosi, che hanno reso ancora più drammatica una giornata che fino a ieri non aveva precedenti nella storia. Il River Plate è partito bene, andando in vantaggio dopo cinque minuti con Pavone, che nella ripresa ha sbagliato un rigore.

Argentina: il River Plate a un passo dalla B

Il River Plate è vicino alla serie B. Lamela e compagni hanno perso 2-0 la gara di andata contro il Belgrano, squadra che davanti al proprio pubblico è andata in gol al 25’ con il rigore di Mansanelli e al 49’ con l’acuto di Pereyra. La partita è stata interrotta dall’arbitro Nestor Fabian Pitana per invasione di campo.

Per rimanere nella massima serie, il River dovrà compiere un vero e proprio miracolo calcistico.  Secondo i maligni difficilmente una società del blasone del River verrà fatta scendere di categoria.

Maroni e la svolta: “Presto stadi senza barriere”

Niente più barriere negli stadi italiani. È il volere del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che l’ha annunciato nel corso della presentazione del protocollo di intesa firmato con Coni, Figc e Lega Calcio. L’esponente del governo ha detto che questa decisione è stata presa dopo i buoni risultati ottenuti grazie all’introduzione della tessera del tifoso:

“Abbiamo resistito al tentativo di bloccarne la diffusione: qualcuno ha detto che lede i diritti civili ma non è uno strumento di polizia, bensì un’iniziativa utile anche per le società e questo concetto è passato. Il tutto senza incidere nel numero di presenze agli stadi: si è invece registrato un incremento, seppur minimo (0.9%), con oltre 24 mila spettatori di media per ogni partita di Serie A. Se si continua così, raggiungeremo presto l’obiettivo di togliere gabbie e reti così come avviene in alcuni paesi europei. Siamo sulla buona strada: c’è stato un calo dell’81% dei feriti tra le forze dell’ordine, del 58% tra i tifosi nonché una diminuzione del 35% degli agenti destinati alla sicurezza delle partite”.

Calcio scommesse: Signori: “Rovinati 30 anni di carriera”

Trent’anni di carriera rovinati. Ero abituato a rimanere sui giornali così tanto tempo per i miei gol, non sicuramente per cose così“. Sono le parole che Giuseppe Signori ha detto in un’intervista al Tg1.

Alle 12 l’ex capitano di Lazio e Bologna ha convocato una conferenza stampa, che si preannuncia colma di addetti ai lavori e curiosi, al Savoia Regency di Bologna. Conferenza stampa in cui Signori dirà la sua verità sullo scandalo scommesse che l’ha visto coinvolto.