Il calciomercato ormai concluso è stato sicuramente deletereo per il Milan che ha perso diversi calciatori fino ad allora definiti fondamentali per gli equilibri della squadra. Il nuovo progetto prevede dunque una rosa più giovane da proiettare soprattutto guardando al futuro, e lo dimostrano i nuovi acquisti di Niang, De Jong e Bojan.
Nonostante ciò il club rossonero non parte rassegnato nel raggiungimento dei vari obiettivi stagionali, ovvero portare a casa almeno un trofeo tra Campionato, Coppa Italia e Champions League.
Proprio sulla stagione appena cominciata si è espresso l’Amministratore Delegato del Milan, Adriano Galliani, che ha chiarito il suo ottimo rapporto con Allegri e ha espresso tutto il suo ottimismo riguardo ai prossimi impegni, con un po’ di rammarico per quanto concerne l’infermeria rossonera, troppo affollata sin da adesso:
“Siamo una buona squadra, sappiamo dove dobbiamo piazzarci e che dobbiamo fare un buon campionato, piazzandoci tra il primo ed il terzo posto. Pazzini e Cassano? Lascio parlare altri. Con Moratti ci siamo messi d’accordo, è un signore, con lui non ci saranno problemi. Nel calcio si fanno scambi, Milano è una città dove il derby è sereno, dove certe cose si possono fare e dove non ci sono problemi. Allegri? Siamo in contatto continuo, non c’è nessun problema con lui. Dobbiamo giocare sempre per vincere, siamo il Milan, non possiamo avere obiettivi minori; non pretendiamo di vincere sempre. Kakà? Non potevo fare un’offerta economica senza l’accordo con il Real Madrid, stanti anche i rapporti con Florentino Perez. Volevamo il prestito, loro la cessione a titolo definitivo e non potevamo scavalcare la società. Bojan? Col Barcellona abbiamo un diritto di opzione e loro di controopzione; tecnicamente è in prestito dalla Roma. Lo Zenit? Hanno fatto due grandi acquisti con Hulk e Witsel, spendendo soldi pesanti. Cristiano Ronaldo? Vorrei essere triste come lui… Non esiste che possa arrivare in Italia, chi guadagna così non può arrivare da noi. Gli infortuni? Sono il problema del Milan: lo sanno tecnico, medici e lo sappiamo noi, marciamo al ritmo di un infortunio a partita. L’espulsione di Brkic? Già il rigore è una grandissima punizione, se non c’è violenza dare il tiro dagli undici metri è abbastanza. Il portiere deve uscire, se tocca prima l’avversario è rigore e basta. Obiettivi mancati e segreti? Nessuno, non abbiamo mai cercato neanche un terzino sinistro. La Juventus? E’ favorita, perché ha vinto lo Scudetto, in quanto detentrice del titolo. Gli avversari sono sempre quelli: Milan, Inter, Juventus, Napoli, Roma. Non è cambiato niente”.