Zlatan Ibrahimovic è stato in dubbio fino a poche ore prima del match. C’era chi pensava che Massimo Allegri lo avrebbe mandato in panchina, per poi sfruttarlo, eventualmente, in caso di necessità. Ma il tecnico rossonero sa bene che lo svedese è in grado di dare un eccellente contributo anche quando non è al 100% della forma fisica.
Contro il Viktoria Plzen, Ibra è stato – per usare un eufemismo – decisivo. Si è procurato il rigore, lo ha realizzato e poi ha regalato a Cassano lo splendido assist del 2-0. Nel primo tempo soltanto gli interventi di Cech erano riusciti a vanificare le sue conclusioni e i suoi servizi ai compagni: vero Fantantantonio?
I numeri parlano chiaro. Il Milan ha sin qui disputato 7 partite ufficiali: 4 volte Zlatan è stato presente. Con Ibra in campo, 2 vittorie (Inter e Viktoria Plzen) e un pareggio (Lazio). Senza lo svedese 2 pareggi (Barcellona, Udinese), una sconfitta (Napoli), una vittoria (Cesena). I conti sono presto fatti: quando c’è Ibrahimovic, il Milan fa 2,33 punti a partita; quando non c’è, ne fa 1,25. Una differenza nettissima, che non può certo essere considerata una coincidenza. Un altro numero importante: l’ex attaccante del Barcellona ha sin qui realizzato 3 reti, ovvero uno per ogni partita disputata.