Mazzarri teme il Dnipro: “Sarà decisiva”

Il Napoli  è partito sicuramente a mille in questo inizio di stagione, e i risultati in campionato ne sono una chiara testimonianza. Gli azzurri di Walter Mazzarri però non sembrano brillare altrettanto in Europa League, una competizione che comunque potrebbe essere molto importante per i partenopei che quest’anno non giocano la Champions. Eppure nella prima gara contro gli svedesi dell’AIK gli azzurri non avevano avuto difficoltà, liquidando senza problemi un avversario sicuramente tecnicamente inferiore. I limiti europei del Napoli sono però venuti fuori con veemenza nella gara giocata contro il PSV, anche se gli azzurri hanno sicuramente dalla loro l’attenuante del turnover.

L’attenzione del tecnico toscano Mazzarri però ora è rivolta tutta alla gare contro gli ucraini e proprio per questo non sono ammessi errori:“Incontriamo la più forte del girone, è una squadra ben attrezzata. In caso di sconfitta sarebbe difficile passare il turno, dopo non potremmo sbagliare nulla, anche se dipende da cosa faranno gli altri. Sappiamo l’importanza di questa partita”. A chi gli chiede informazioni sul probabile turnover anche in questa gara il tecnico risponde poi così:“A inizio stagione abbiamo fatto scelte con il club ben chiare. E come vedete le portiamo avanti, anche se l’incidente di percorso col Psv resta ed è amaro. Dipendesse da me giocherei con 11 giocatori diversi rispetto al campionato, per dare il meglio in entrambe le competizioni. Dopo tre giorni è inevitabile pagare la stanchezza. Mi sembra che il nostro modello di ruotare molto in Europa lo stiano seguendo anche altre squadre blasonate”.

Il palcoscenico europeo ovviamente può servire al Napoli anche per provare alcuni esperimenti da riproporre poi nelle gare di campionato. Uno di questi può essere sicuramente la coppia d’attacco tutta velocità formata da Insigne e Vargas. Mazzarri è daccordo :“Abbiamo 4 attaccanti, ma nelle prime due gare anche Insigne ha giocato visto che mancava Pandev. Visto che tanti tra voi della critica, quando gioca un elemento ne vorreste un altro in campo, io farò giocare quelli spesso invocati. Quindi in Ucraina, chi va in campo, dovrà insidiare il posto al compagno”. 

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