Si è conclusa ieri la quarta giornata del campionato italiano di Serie A, che vede come capolista la Juventus a 12 punti pieni (quattro vittorie consecutive), al secondo il Napoli di Mazzarri con 10 punti e al terzo la Lazio di Petkovic con 9 punti. Solo la Fiorentina e la Roma (prossime avversarie dei bianconeri) ci potranno confermare se la Vecchia Signora allungherà in classifica o sarà costretta ad una battura di arresto improvvisa.
Attualmente Conte può giocarsi due carte importanti, da tempo già frecce del suo arco: parliamo del ritrovato Fabio Quagliarella (che ha portato la sua squadra al pareggio allo Stamford Bridge contro il Chelsea e alla vittoria con una doppietta nell’anticipo della quarta giornata contro il Chievo), e del turnover adesso seriamente disponibile.
Era da un po’ che alla Juve mancava una vera punta, quell’attaccante in grado, non solo di assicurare al tecnico i movimenti e i giochi da lui richiesti, ma anche di offrire garanzie dal punto di vista dei risultati e del rendimento complessivo. Ebbene si, lo stabiese Quagliarella si è rimesso in discussione, ed ora è considerato il beniamino, la carta jolly, il gladiatore e il salvatore del settore offensivo. In passato era invece il giocatore più trascurato e meno apprezzato di tutto il parco attaccanti, tant’è che è rimasto sul mercato per tutta l’estate. Ad oggi, in solo 2 partite, è riuscito a sovvertire le gerarchie, segnando 3 gol preziosissimi: uno fondamentale in Champions e due di pregevole fattura contro il Chievo. Adesso non rimane che confermare il tutto anche a Firenze contro l’ostica formazione di Vincenzo Montella, partita in cui, molto probabilmente, il partenopeo giocherà titolare sin dai primi minuti.
Per quanto riguarda la questione turnover (come suddetto già citato), Conte sabato sera ha schierato in campo, senza alcun intoppo, una seconda Juventus, lasciando a riposo Barzagli, Lichtsteiner, Vidal e Pirlo (per Lucio, Isla, Giaccherini e Pogba). La rotazione pare essere riuscita alla perfezione, non registrando scompensi o imperfezioni di gioco. I bianconeri rappresentano il campanello d’allarme per tutte le dirette concorrenti al titolo, pericolosa com’è anche in assenza dell’undici base.