Juventus-Milan, la classica è servita

76 partite. 34 vittorie per la Juventus. 21 per il Milan e altrettanti pareggi. E’ il bilancio delle sfide a Torino fra bianconeri e rossoneri. Bianconeri e rossoneri che domenica sera (ore 20:45) si affronteranno per la prima volta nel nuovo stadio della Vecchia Signoria per chiudere la giornata di campionato, che inizierà domani con Roma-Atalanta e Inter-Napoli.

Le squadre sono divise da 3 punti, la Juve è prima con 8, mentre il Milan è a quota 5. Sarà una gara molto importante per Conte e Allegri, ancora alla ricerca della formazione migliore. Importante non solo per il blasone del match, ma anche per le conseguenze psicologie che potrebbe scaturire in caso di vittoria di una delle due.

Se a spuntarla dovessero essere Buffon e compagni, il Diavolo si troverebbe a sei lunghezze dalla testa della classifica con solo cinque partite di campionato giocate. Se, invece, a uscire vittoriosi dallo Juventus Stadium dovesse essere il Milan, in casa bianconera si inizierebbe a parlare di crisi per i soli due punti conquistati in tre partite.

Due “se” che però devono far riflettere. La formazione di Conte era partita benissimo con due vittorie contro Parma e Siena, poi l’espulsione di Vucinic contro il Bologna ha rimandato il suono del campanello d’allarme a Catania, quando solo un errore di Andujar ha spianato la strada al gol di Krasic.

La stagione del Milan è fin qui in chiaroscuro. I numerosi infortunati e l’impegno in Champions League hanno alterato le prestazioni dei ragazzi di Allegri, che in corso d’opera ha perso giocatori importanti come Boateng e Ibrahimovic, che domenica sera ritroverà il campionato dopo il ritorno in Europa, in cui si è procurato prima e realizzato poi il rigore che ha aperto le marcature contro Viktoria Plzen.

 

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