Il giudice sportivo squalifica Reja e multa Guidolin

L’ultima giornata di campionato ha alimentato, come spesso succede, numerose polemiche arbitrali sopratutto nel posticipo domenicale tra Udinese e Napoli. Ai friulani infatti non è andata giù l’espulsione di Fabbrini, un episodio che ha cambiato la gara permettendo ai partenopei di rimontare dal doppio svantaggio. L’Udinese infatti non condivideva la scelta dell’arbitro di espellere un giocatore per un fallo nella metà campo avversaria, sopratutto perchè in questo caso non si poteva parlare di azione pericolosa fermata. Soprattutto Guidolin fece largamente intendere di non essere daccordo con l’arbitro infuriandosi e scagliando offese anche in occasione del rigore assegnato al Napoli per un fallo di mano in area del difensore udinese Domizzi.

Lo show di Guidolin però non è passato inosservato al giudice sportivo che infatti ha deciso di multare il tecnico con un’ammenda di 3000 euro con la seguente motivazione:«per avere, al 37′ del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale rivolgendo un’espressione irrispettosa al Quarto Ufficiale». L’allenatore dell’Udinese però non è l’unico ad aver attirato l’attenzione del giudice sportivo in quanto anche il tecnico della Lazio Eddi Reja è stato squalificato dalla giustizia sportiva per un turno:“per avere, al 48′ del secondo tempo, contestato platealmente l’operato arbitrale uscendo dall’area tecnica nonostante precedenti richiami; per avere inoltre, all’atto dell’allontanamento, rivolto espressioni irrispettose agli Ufficiali di gara, soffermandosi all’interno del recinto di giuoco fino al termine della gara; recidiva reiterata». 

Insomma i due allenatori hanno fatto davvero di tutto per essere puniti dal giudice, portando avanti dei comportamenti che poco hanno in comune con la correttezza che dovrebbero portare avanti dei professionisti. Dall’altra parte però, sopratutto nel caso di Udinese-Napoli, si è assistito davvero ad una serie di errori arbitrali che di fanno hanno cambiato le sorti del match. Dunque, insieme ad una maggiore sportività degli allenatori, bisognerebbe anche portare avanti una maggiore competenza della classe arbitrale che quest’anno sta conducendo una delle sue peggiori stagioni.

 

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