Europei: Danimarca-Portogallo sarà decisiva, le probabili formazioni

La giornata d’esordio è passata per tutte le squadre, in Ucraina è arrivato il tempo di scendere nuovamente in campo anche per il Gruppo B, il cosiddetto girone di ferro. La classifica è ostica per due delle favorite (Olanda e Portogallo), che si trovano a zero punti, mentre la Germania e la sorpresa Danimarca si contenderanno il primo posto a distanza, essendo entrambe a quota tre. Infatti, mentre Olanda – Germania si gioca alle 20.45, Danimarca e Portogallo si affronteranno alle 18.00 all’Arena Lviv di Lviv (Ucraina).

 Cristiano Ronaldo e compagni partono favoriti, tra l’altro il bomber del Real Madrid resta il favorito per la classifica cannonieri nonostante sia ancora a secco, dovendo vincere obbligatoriamente per rimanere in corsa. Devono altresì sperare in un allungo tedesco, che lascerebbe gli Orange a zero punti consentendo ai rossoverdi di raggiungere il secondo posto, al pari proprio dei rivali di oggi: i danesi.

Il Portogallo dovrebbe dunque schierarsi con un 4-3-3, con due esterni alti a supporto di un’unica punta. Di seguito, la formazione che molto probabilmente scenderà in campo:
Rui Patricio, Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Ronaldo (K), Almeida, Nani.

Il solo dubbio del CT Paulo Bento riguarda l’esterno offensivo di destra: Nani non è al meglio e, potendo soffrire di un risentimento muscolare, è facile che scenda in campo Varela al suo posto.

La situazione in cui si trova la  Danimarca è ovviamente ben diversa. La vittoria tanto sorprendente quanto meritata contro l’Olanda porta quella che doveva essere la squadra cuscinetto del girone a potersi giocare il posto ai quarti di finale: una vittoria oggi significherebbe qualificazione certa.

Di seguito, la formazione ufficiosa dei biancorossi, (4-3-3): Andersen, Poulsen S., Agger (K), Kjaer, Jacobsen; Kvist, Eriksen, Zimling; Krohn-Dehli, Bendtner, Rommedhal.

Il tecnico Morten Olsen punta molto sulla coppia difensiva composta da Agger e dall’italiano Kjaer, con la speranza che Poulsen riesca a contenere Cristiano Ronaldo così come aveva fatto con Arjen Robben. In avanti sarà Krohn-Dehli a dover fare la differenza con il suo dinamismo.

 

 

 

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