Tornano i guai legati ad una vita sentimentale irrequieta per Samuel Eto’o che nel 2002, quando miltava nel Maiorca in Spagna, ebbe una relazione con una donna italiana, Anna Barranca, allora residente nell’arcipelago delle Baleari ma originaria della Sardegna.
Dalla tumultuosa relazione tra il calciatore e l’italiana di Iglesias nacque una bambina che il campione camerunense però non volle mai riconoscere. Dopo i tanti tentativi amichevoli espletati dalla signora Barranca affinché Eto’o prendesse almeno in considerazione l’idea di conoscere sua figlia, la vicenda ha subito un’accelerazione inaspettata per il giocatore africano. La donna infatti, tramite l’avvocato Antonio Atzenu, ha denunciato penalmente Eto’o per violazione dell’articolo 570 del Codice penale. Tale fattispecie prevede infatti il perseguimento penale per abbandono del domicilio domestico o, come nel caso della vicenda in questione, per mancata assistenza inerente alla potestà dei genitori.
L’attuale attaccante dell’Anzhi ha da tempo imbastito a una vera lotta contro la signora Barranca. Difatti il campione camerunense avrebbe già evitato di adeguare l’assegno mensile per le spese di mantenimento della bambina dagli attuali tremila euro alla somma di diecimila, predisposto da un tribunale di primo grado. Eto’o ha fatto ricorso contro la sentenza e nel frattempo continua nella sua carriera di calciatore e simbolo dello sport. A riguardo appaiono abbastanza stizzite le parole della signora Barranca rilasciate al giornale ‘Unione Sarda’: “E pensare che – commenta la donna – lui è pure ambasciatore dell’Unicef”.