Tra Llorente e Drogba è ormai una lotta al nome più praticabile per la campagna di rinforzo invernale della Juventus 2012/13. I bianconeri infatti confondono le loro tracce ammiccando a giorni alterni ad una o l’altra opzione ambita dal popolo bianconero. Sembra che ora sia l’ivoriano campione d’Europa in carica ad aver sopravanzato il basco nelle strategie di mercato juventine. L’offerta approntata da Beppe Marotta per potersi assicurare Drogba sarebbe di tre milioni di euro per i prossimi sei mesi. A luglio invece dovrebbe arrivare Llorente a parametro zero, con un contratto pluriennale il cui costo stagionale dovrebbe aggirarsi intorno ai quattro milioni.
L’inaspettata sconfitta casalinga contro la Sampdoria, ridotta in dieci uomini e in svantaggio di un goal, ha fatto scattare un piccolo allarme in casa Juventus. Le difficoltà degli attaccanti bianconeri di tramutare in rete le tante azioni da goal costruite nei novanta minuti di gioco si è palesata anche domenica scorsa allo ‘Stadium’. Per colpa della sfortuna, tanta imprecisione, e qualche decisione contestata dell’arbitro Valeri, la Juventus non è riuscita a recuperare il gap procurato dalla doppietta di Icardi, subendo a caro prezzo l’ennesima conferma della necessità di un rinforzo di valore nel reparto avanzato.
Drogba nel frattempo ha cominciato a lanciare i primi messaggi d’amore all’Italia e alla Juventus, insidiata comunque nella trattativa dal Milan. Il calciatore africano, attualmente in forza allo Shenhua Shangai, ha affermato di non aver mai ricevuto richieste dirette da società del Belpaese, ma di considerare la Juventus, insieme al Milan, le società più prestigiose d’Italia e la maggiori rappresentanti della serie A nel mondo.
Didier Drogba, trentacinque anni il prossimo 11 marzo, anche in caso di arrivo in Italia sarebbe disponibile solo dal prossimo febbraio. La punta infatti sarà impegnata con la sua nazionale, la Costa d’Avorio, nell’imminente edizione 2013 della Coppa d’Africa. Gli elefanti, che coltivano velleità di vittoria, sono stati inseriti nel girone D di qualificazione insieme a Togo, Algeria e Tunisia.