Un caso di corruzione scuote il calcio polacco. E’ il terzo caso in Europa, dopo Italia e Turchia.
Nel 2006 Calciopoli scosse il nostro paese, e gli strascichi dell’evento ben noto si protraggono fino ad oggi. L’anno scorso è stato il turno del calcio turco, col Fenerbache nel ruolo di Juve. Proprio il club pluri campione di Turchia è stato escluso dalla Champions di quest’anno e ha ricevuto ammende e penalizzazioni a non finire.
Quest’anno la corruzione ha colpito la Polonia, paese non proprio famoso per le imprese calcistiche. La Federcalcio di Polonia (PZPN) ha licenziato il suo segretario generale Zdzislaw, coinvolto in uno scandalo via via sempre crescente nel quale e’ invischiato anche Gregor Lato, giocatore simbolo della nazionale anni ’70, capocannoniere dei Mondiali ’74 e ora presidente federale.
Il caso è molto simile a quello turco dell’anno scorso e ha visto coinvolti ben 12 squadre, colpevoli di aver comprato l’arbitro (come si dice abitualmente in certi casi). Non è ancora intervenuta la FIFA, che ha annunciato la probabile esclusione della tappa polacca agli Europei, oltre a ridurre notevolmente il punteggio dei club coinvolti nel ranking europeo.
Il caso, insomma, sembra molto lontano da una conclusione rapida, e la nostra storia insegna che certe pecche nel mondo dello sport non verranno mai dimenticate.
Curiosità è il fatto che nel 2006 l’Italia vinse il mondiale, forse proprio spinta dalle critiche ricevute nel dopo-Calciopoli. Chissà che questo scossone non porti fortuna anche alla Polonia.