L’Apoel Nicosia è entrato nella storia. Con il raggiungimento dei quarti di finale di Champions League, la squadra di Ivan Jovanovic ha inorgoglito una nazione intera, scrivendo pagine importanti della calcio europeo.
I “piccoli” ciprioti hanno battuto il più titolato Lione ai calci di rigore dopo essersi aggiudicati il match per 1-0 (gol di Manduca), stesso risultato con cui avevano perso allo stadio Gerland. Calci di rigore in cui è spiccato il portiere Chiotis, che parando i penalty di Lacazette e Bastos ha contributo al passaggio del turno.
Ma chi è quest’Apoel Nicosia? E’ davvero la sorpresa di questa Champions League? Nei turni preliminari ha eliminato Skenderbeu, Slovan Bratislava, Wisla Cracovia, strappando l’accesso alla fase a gironi, in cui si è posizionata prima con nove punti (davanti a Zenit San Pietroburgo, Porto e Shaktar).
L’Apoel ha un budget complessivo di 10 milioni di euro, per intenderci un milione in meno rispetto allo stipendio annuo di Yaya Tourè del Manchester City, retrocesso in Europa League dopo essere arrivato nella prima fase dietro a Bayern Monaco e Napoli. Il miracolo dei ragazzi di Jovanovic è frutto di un’ottima organizzazione del club in ogni settore e anche della nuova formula della competizione voluta da Michel Platini.