Nemmeno la vittoria del suo Cagliari sul Cesena ha fatto placare la rabbia del vulcanico presidente del Cagliari Cellino. Il massimo dirigente del club sardo infatti è molto amareggiato per quanto riguarda la famosa questione stadio. Il club sardo infatti ad oggi gioca le partite casalinghe al “Sant’Elia” un impianto che ha cambiato spesso look nel corso degli anni. Qualche anno fa infatti ci furono i lavori per restringere la capienza del vecchio stadio andando a costruire praticamente all’interno di esso quelle che dovevano essere le nuove tribune. Il risultato è stato un Sant’Elia senza dubbio con migliore visibilità ma con gravi carenze strutturali. Il terreno di gioco infatti è stato spesso al centro di numerosi dibattiti riguardo sopratutto alla sicurezza delle gradinate, cotruite secondo molti con materiale non idioneo.
Proprio alla luce di questo Cellino non ha mai nascosto l’intenzione di costruire un nuovo impianto che possa essere da fulcro per lo sport di tutta la regione. Un progetto ambizioso ma realizzabile visto anche il grande numero di aree che potrebbero tranquillamente ospitare il nuovo impianto in stile “Juventus Stadium”. Come spesso accade nel nostro paese però progetti del genere si muovono con la velocità di una lumaca e ancora oggi non c’è nulla di deciso sulla costruzione del nuovo stadio cagliaritano.
Cellino però sembra essersi stufato di questa situazione e nella giornata di ieri ha dichiarato che qualora dovessero sorgere nuovi problemi legati allo stadio la squadra giocherà le sue partite interne al Nereo Rocco di Trieste. Una decisione drastica e soprattutto dolorosa per i tifosi sardi che dovrebbero attraversare il mar Tirreno per vedere Cossu e compagni giocare in “casa”. Le dichiarazioni di Cellino metteranno sicuramente pressione all’amministrazione locale che è chiamata, ora più che mai, a prendere una celere decisione per permettere ai tifosi del Cagliari di godersi le partite in sicurezza.