Il suo ultimo colpo di testa risale al periodo in cui indossava la maglia della Sampdoria, allorché prese a parolacce il presidente Garrone, restando poi senza squadra per un paio di mesi. Da allora Antonio Cassano sembrava essere cresciuto, grazie anche alla pazienza di Prandelli che lo ha sempre fatto sentire fondamentale per la nazionale azzurra. Ma il metodo dello zuccherino evidentemente non fa effetto su Fantantonio, se è vero che periodicamente ci ritroviamo a commentare una delle sue celeberrime cassanate.
L’ultima arriva dal ritiro della nazionale a Coverciano, dove Cassano ha insultato pesantemente un giornalista poiché quest’ultimo non si era prontamente allontanato su invito degli addetti alla sicurezza. Il fantasista del Milan non è riuscito a dosare le parole ed è stato prontamente chiamato a rapporto da Prandelli, di fronte al quale ha dovuto ammettere l’errore.
Tutto si è risolto con una stretta di mano e con le scuse del calciatore al cronista, per la gioia del ct della nazionale, che rischiava di presentarsi al cospetto della Serbia senza un altro pezzo da novanta. Stando al codice etico degli azzurri, infatti, Cassano doveva essere punito con un’esclusione, come accaduto in passato a De Rossi e Balotelli, non convocati in nazionale per via delle squalifiche rimediate con i rispettivi club.