Calcioscommesse, sospetti su Napoli-Sampdoria e la tripletta di Cavani

Tra le partite finite sotto esame nella nuova tranche dell’inchiesta relativa al calcioscommesse figurano anche Brescia-Bari (finita 2-0, 6 febbraio 2011), Brescia-Lecce (2-2, 27 febbraio 2011) e Napoli-Sampdoria (4-0, 30 gennaio 2011). Nessuna di queste tre partite rientra nelle 38 partite oggetto delle indagini della Procura di Cremona nello scorso giugno e su cui si erano registrati flussi anomali di scommesse. Nell’elenco precedente figurava un’altra partita della Samp, quella disputata a Marassi contro il Chievo Verona, terminata sullo 0-0. Sicuramente la partita che più spicca è quella tra la squadra di Mazzarri e i blucerchiati.  

Una partita caratterizzata da un rigore iniziale, una clamorosa rimonta, le proteste per un gol annullato, la tripletta del Matador Cavani contro una Samp decisamente rimaneggiata. Finisce 4-0 per il Napoli che rincorreva il Milan primo in classifica. La partita paga agli scommettitori l’over, ovvero il risultato con almeno 3 gol complessivamente. I gol li segna uno Hamsik e 3 Cavani, in una serata dalle grandi giocate di Lavezzi e con la Samp che se ne va lentamente in zona retrocessione, avendo anche perso i suoi gioielli Cassano e Pazzini. Le altre due partite “sospette” coinvolgono integralmente squadre pienamente dentro il vortice della zona retrocessione.

La prima è Brescia Bari, finita per 2-0, con reti di Caracciolo e Diamanti. Il Bari se la gioca ma il rigore trasformato da Diamanti al 16′ apre la strada alla vittoria del Brescia, che fa precipitare il Bari in fondo alla classifica.

L’altro match è Brescia-Lecce, terminato sul 2-2. Caracciolo e Zoboli segnano nel giro di tre minuti, tra 17′ e 19′, due colpi di testa molto simili. Il Lecce rimonta con Corvia e poi Munari. Il finale della partita è convulso per il gol vittoria segnato da Caracciolo e annullato dall’arbitro Morganti, per un fuorigioco che i bresciani hanno reputato del tutto inesistente. In termini di scommesse, il 2-2 o il 3-2 non contava assolutamente nulla per chi avesse puntato sull’over.

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