Calcioscommesse, salta fuori un’intercettazione fra Doni e un dirigente dell’Atalanta

E’ saltata fuori anche un’intercettazione telefonica fra Cristiano Doni e Isidoro Fratus, rispettivamente ex capitano e amministrare delegato dell’Atalanta, nell’ambito delle indagini sul calcioscommesse. Intercettazione che è presente nell’ordinanza del gip di Cremona che si occupa dell’inchiesta.

A riportare la notizia è stato l’Eco di Bergamo, secondo cui il 24 marzo scorso Doni ha telefonato a un cellulare intestato alla Mdf Italia Spa di Milano. Società di cui Isidoro Fratus è presidente e suo figlio Paolo, grande amico del numero 27 neroazzurro, è amministratore delegato.

L’utenza usata per questa telefonata scrive il gip rientra “nell’ottica di certa riconducibilità illecita“. Doni utilizzava la scheda in questione quando voleva parlare senza essere intercettato. Le indagini hanno ricostruito che Doni abbia telefonato al numero intestato alla Mdf il 24 marzo alle ore 18:18 e abbia parlato per 4 minuti. Prima, sempre con lo stesso numero, aveva scambiato tre sms dalle ore 18:15 alle 18:18.

Sulla vicenda è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente di Assoallenatori, che ha detto:

“Ho avuto sia Doni che Sartor come giocatori e ho avuto l’impressione che siano bravi ragazzi. Doni l’ha allenato per 2 anni e Sartor per 1 anno e mi è sembrato perfino un po’ ingenuo. Non spetta a noi entrare nell’inchiesta e nei percorsi che hanno portato questi due ragazzi ad entrare nel meccanismo delle scommesse”.

 

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