Hai capito quei furbetti dei calciatori del Bologna? Per girare indisturbati in auto nel centro del capoluogo felsineo si erano procurati dei pass per disabili, in modo da poter scavalcare le zone Ztl ed entrare in città nei giorni con traffico limitato.
Ieri la polizia giudiziaria ha fatto visita al centro di allenamento dei rossoblu per sentire sei calciatori, Morleo, Portanova, Mudingayi, Esposito, Moras e – udite udite – Marco Di Vaio, sebbene nessuno di questi risulti al momento indagato.
C’è una spiegazione ad una simile furbata? Pare di sì e ce la fornisce su un piatto d’argento Stefano Pedrelli, direttore generale del club:
I giocatori in questione abitano in centro e sono in possesso di un regolare pass auto per residenti o domiciliati. In più le targhe delle loro auto sono associate anche a quelle di un permesso per disabili in possesso di una donna portatrice di handicap che lavora in un’agenzia immobiliare e che è una collaboratrice del Bologna Calcio. Le targhe dei nostri tesserati sono incluse nel suo permesso perché gli stessi calciatori accompagnano spesso questa signora per svolgere commissioni anche per conto dei calciatori stessi.
Insomma, Marco Di Vaio & Co. non approfitterebbero della loro posizione per ottenere un privilegio, ma sarebbero addirittura dei cortesi accompagnatori. Ci fidiamo?