E’ stata presentata l’autobiografia ufficiale di Francesco Totti, scritta a quattro mani con Paolo Condò. Al Colosseo sono stati tantissimi i personaggi dello sport che hanno assistito alla presentazione del libro “Un capitano”: tra di essi, e non è una sorpresa, non c’era Luciano Spalletti.
Uno dei passaggi più “forti” del libro riguarda proprio il rapporto con l’ex allenatore della Roma, a dir poco burrascoso durante gli ultimi mesi da giocatore di Totti. Una relazione che si interruppe bruscamente nel febbraio del 2016, quando Spalletti affrontò Totti a Trigoria a muso duro, prima della partita col Palermo: “Dimenticati di quando eri insostituibile, ormai sei come tutti gli altri”. Totti rispose ancora più duramente: “Vigliacco, ora che non ti servo più mi rompi il c…”.
La vicenda poi assunse contorni anche violenti a Bergamo, due mesi dopo, quando i due arrivarono quasi alle mani nello spogliatoio. Fu l’ultimo litigio, che arrivò dopo il gol del pareggio di Totti che era stato ancora una volta escluso dall’undici iniziale. Spalletti gli rinfacciò: “Hai rotto le palle, basta. Vuoi comandare ma te ne dovresti andare, giochi a carte nonostante i miei divieti. Hai chiuso”. Totti racconta: “Persi le staffe, furono in quattro a doverci separare altrimenti ce le saremmo date di santa ragione…”.