Allegri se la prende con i giocatori: ” A volte hanno paura”

Il Milan ha finalmente superato il tabù San Siro. I rossoneri infatti sono riusciti a portare a casa te punti preziosi battendo il Cagliari dinanzi al pubblico amico mettendo così fine al digiuno di vittorie casalinghe in questo campionato. Sicuramente la squadra ha fatto un passo in avanti dal punto di vista psicologico, anche se il tecnico Allegri è convinto che ci sia ancora molto da lavorare: “Fino al goal abbiamo fatto molto bene, poi siamo un po’ calati. Quello che ci serve è un po’ di serenità, a volte quando passiamo in vantaggio ci viene quasi paura, poi va migliorato il possesso palla. La cosa positiva è che stiamo facendo molto bene in fase difensivaIn questo momento sul campo di San Siro il pallone non scivola bene, non so come risolveremo la cosa, magari tra un mese le cose andranno meglio“.

Se i rossoneri hanno portato i te punti a casa iil merito è sopratutto del “faraone” El Sharaawy autore di una doppietta e di una prestazione fantastica, il tecnico toscano dunque non perde occasione per elogiare il suo attaccante:”El Shaarawy? E’ un ragazzo che è molto migliorato, adesso si muove meglio quando è senza palla. E’ ancora molto giovane e deve capire che non ha ancora fatto nulla perchè nel calcio, per arrivare in alto, bisogna far bene per molti anni. E’ un momento importante per lui, è giovanissimo e so che non è facile, ma deve lavorare per migliorare ancora“.

Ora per i rossoneri c’è la difficile sfida contro il Parma, una squadra apparsa in ottima forma nelle ultime uscite, Allegri è certo che servirà una grande prestazione dei suoi, visto che sul piano del gioco c’è ancora da lavorare molto:”Abbiamo fatto un unico allenamento dopo il Cagliari, ci sono ancora alcune cose da valutare. Veniamo da partite, come quella di Udine, che hanno richiesto un grosso dispendio di energie. Di sicuro rientra Boateng, per il resto tutti stanno bene. Bojan? Può anche partire dal primo minuto. Pazzini? Mercoledì non è stato pericoloso ma è stato comunque importante. Quando è arrivato al Milan non giocava da tre mesi”.

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