Il Milan per il riscatto, il Palermo per la conferma. È questa la fotografia dell’anticipo di domani allo stadio San Siro.
La sconfitta contro la Juventus ha fatto suonare un campanello d’allarme che in casa rossonera sta diventando assordante. La pausa per le Nazionali non ha aiutato, così come le parole di Ibrahimovic e Cassano che si sono dette stanchi di questo calcio. La squadra di Allegri deve vincere e possibilmente convincere. Se così non fosse il campanello d’allarme da assordante diventerebbe un’orchestra rumorosa a Milanello e a via Turati, dove per il momento sembra essere tutto tranquillo.
È solo apparenza, perché lo staff tecnico e la dirigenza del Diavolo sono preoccupati per un inizio di campionato che non li vede protagonisti. È vero, anche lo scorso anno la partenza non è stata delle migliori, ma i soli 5 punti conquistati in altrettante partite sono davvero pochi. Anzi sono la metà di quelli che ha la squadra di Mangia, una delle rivelazioni di questa Serie A.
Mangia, che non disporrà dello squalificato Balzaretti, ha il dubbio Miccoli alle prese con un problema muscolare, in alternativa è pronto Pinilla. Allegri, invece, ritrova Robinho che si alternerà nel ruolo di trequartista per dare qualità a una manovra che risente della scarsa vena di Van Bommel e dell’altalena di rendimento di Seedorf.
Milan e Palermo hanno giocato 29 volte al Meazza, di cui 25 in campionato. Le vittorie per i padroni di casa sono 23 contro le 3 degli ospiti, mentre i pareggi sono 3. Il 30 match milanese fra queste due formazioni sarà emozionate per Antonio Nocerino che per tre stagioni ha vestito la maglia dei rosanero. L’emozione non sarà quella di un semplice ex, perché il passaggio al Milan è datata 31 agosto 2011, ultimo giorno del mercato. In più il suo arrivo fra i Navigli è stata favorito da Matteo Brighi, calciatore che aveva già disputato il preliminare di Europa League contro la Roma e per questo Galliani e Braida hanno scelto per il loro attuale numero 22.