Gli appassionati di calcio più attenti conosceranno già il nome di Marco Sau da diversi anni, il resto però ha imparato a conoscerlo oggi. Il folletto sardo infatti ha letteralmente raso al suolo la difesa dell’Inter con due gol fantastici che hanno di fatto permesso al Cagliari di strappare un punto importante dopo essere stato addirittura in vantaggio. Ma da dove spunta questo attaccante del Cagliari dall’incredibile velocità?
Sau nasce nel nuorese, nel cuore della Sardegna, s0lamente 25 anni fa e da subito mostra la sua attitudine verso il gioco del calcio. I primi scatti del “folletto” sono fatti con la maglia della squadra del proprio paese, Tonara, con cui Sau compie tutta la trafila delle giovanili, prima di attirare l’attenzione del Cagliari che lo tessera inserendolo nelle proprie giovanili.
Da quel momento però inizia il tour del giovane Marco in tutta la nazione. Nel 2007 infatti il Cagliari gira il giovane in prestito al Manfredonia in C1 e Sau risponde siglando i suoi primi 10 gol nei professionisti in 31 gare giocate con la maglia dei pugliesi. Dieci reti nel suo primo campionato sono un ottimo biglietto da visita, e proprio per questo Sau tenta l’approdo in B e va a giocare con l’Abinoleffe nella stagione 200/2009. La piazza però non è delle più calde e passionali e Sau non riesce a lasciare il suo zampino non segnando nessuna rete nelle 18 presenza disputate con la maglia del labronici. Il Cagliari comincia a dubitare del giocatore sopratutto considerando la sua struttura fisica troppo leggera. La stagione 2009/2010 Sau la gioca con Lecco tornando in c1 e collezionando solo 4 reti e tante presenze in chiaroscuro.
La svolta è quella del 2010/2011: il folletto approda al Foggia sulla cui panchina siede un certo Zdenek Zeman. Il boemo identifica subito in Sau il suo bomber e la staginoe finirà con l’attaccante sardo che segna ben 20 reti diventando il beniamino del pubblico foggiano. La stagione successiva il folletto vuole la cadetteria e dopo non essere riuscito a continuare la sua avventura con Zeman al Pescara, sceglie di vestire la maglia della neopromossa Juve Stabia. La scelta stabiese, che all’inizio aveva lasciato deluso Sau, si rivela invece fondamentale: il folletto trascina i gialloblù, che erano partiti tra lo scetticismo generale, alla soglia della zona play-off siglando 21 reti. Nelle 21 realizzazioni c’è però anche il gol a Marassi contro la Sampdoria, eletto il migliore del campionato cadetto.
Alla fine della stagione, il ritorno al Cagliari, il resto è storia recente. Tenetevi pronti, nel nostra serie A sta nascendo un grande bomber.