Molti tifosi hanno individuato in Antonio Conte il segreto di questa imbattibile Juventus. Sicuramente la personalità e la voglia di vincere che il tecnico salentino ha trasmesso alla squadra si sono rivelati fondamentali per la corsa allo scudetto e per ottenere la striscia di risultati utili che in campionato va avanti dalla prima giornata.
C’è da aggiungere che questa Juve è il risultato di tre anni di continui assestamenti, rivoluzioni, progetti alternativi e tanti investimenti.
Proprio gli investimenti spesso sbagliati da parte della dirigenza hanno portato ad un rosso in bilancio preoccupante e soprattutto ad avere una rosa più ampia del necessario.
L’ultimo bidone del calciomercato bianconero è Eljero Elia (classe ’87), centrocampista ex Amburgo, protagonista del Mondiale 2010 con la maglia olandese. L’esterno tanto acclamato in patria per il suo talento è arrivato a Torino in estate in cambio di 9 milioni di euro.
Sotto la guida di Conte scende in campo in tre spezzoni di partita, collezionando solo 58 minuti con la casacca bianconera. Attualmente il giovane esterno è ai margini della compagine seconda in classifica nel nostro campionato, e il suo futuro si prospetta lontano dal nostro paese.
La Juventus lo ha già inserito nella lunga lista dei cedibili e non mancano le pretendenti tra i club nord-europei. L’ipotesi più quotata è quella di un ritorno in Bundesliga: ci sarebbe già stato un incontro con i dirigenti dello Shalke04, club che lo aveva seguito già in estate e aveva perso il ballottaggio proprio con i bianconeri. La cifra del trasferimento si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di euro: una cifra irrisoria considerando il valore ben più alto che il calciatore aveva solo due anni fa.
Il vero ostacolo alla conclusione della trattativa resta l’ingaggio, intorno al milione di euro, che Elia non vuole ridurre a fronte dei due anni di contratto che lo legano ancora alla squadra italiana.
Arsenal e Chelsea sono solo piste marginali per il futuro di Elia, non avendo mai mostrato un reale interesse nei suoi confronti.