Il processo di Napoli ha ampiamente dimostrato che la Juventus non era la sola responsabile nella vicenda Calciopoli e che un po’ tutte le grandi squadre italiane erano abituate a chiedere favori alla classe arbitrale (più o meno esplicitamente).
Eppure c’è ancora chi indica la Vecchia Signora come l’unica squadra implicata nella pagina più buia del calcio italiano, con Luciano Moggi a fare da burattinaio o da padrino in grado di decidere le sorti del campionato. Il diretto interessato non ci sta ed ora si scaglia contro Moratti, facendogli notare che l’inchiesta è partita dalle intercettazioni Telecom, società della quale faceva parte il Presidente dell’Inter:
Ritengo che Moratti non sia in grado di dire se il calcio è migliore o peggiore. E’ una persona che ha approfittato di Calciopoli per diventare grande. Al processo Telecom io sono parte lesa e chiederò i danni: il presidente di Telecom era Tronchetti Provera, Moratti era nel Consiglio di Telecom, non c’è altro da dire sulle intercettazioni. L’Inter non era intercettata, Telecom era loro… Vorrei che Moratti stesse zitto, anche per la questione dei passaporti falsi. Hanno utilizzato Nucini per due anni, roba da retrocessione immediata. Il processo sportivo ha detto che non c’erano illeciti da parte della Juve, questa è la verità. Non voglio passare sopra le persone, ma voglio difendermi.
Insomma, chi è senza peccato scagli la prima pietra.