Ventura vuota il sacco: “Delegittimato, fuori e dentro il campo; presentai le dimissioni dopo la Macedonia”

L'ex c.t. ha parlato a "Che tempo che fa"

di Maria Barison 27 Maggio 2018 23:29

E’ intervenuto nel corso di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio e Giampiero Ventura ha finalmente rotto il silenzio che ormai manteneva dalla clamorosa eliminazione dell’Italia dai Mondiali di calcio in Russia. L’ex c.t. della Nazionale, come prevedibile, ha sparato a zero, soprattutto contro la FIGC e Tavecchio.

Ventura, in particolare, ha svelato interessanti retroscena: “Ho presentato le dimissioni subito dopo la partita contro la Macedonia ma la Federazione le ha respinte. Avrei dovuto farlo dopo Madrid, è stato quello il mio errore. In quell’occasione fui delegittimato in modo incredibile dall’esterno. Ma era accaduto già prima, e all’interno, quando fu scelto un direttore tecnico. Tavecchio, infatti, mi promise che avrei svolto anche quel ruolo. Perché non ho presentato le dimissioni dopo la Svezia? Non potevo essere l’unico capro espiatorio di un sistema sbagliato”.

Detto ciò, Ventura prova poi soprattutto a farsi perdonare dagli italiani: “Porterò per sempre dentro di me la sofferenza di quest’eliminazione. Spero che Mancini riesca a lavorare in pace e soprattutto venga circondato da persone che gli dicano le cose chiaramente in faccia, quello che non è accaduto a me. Resterò tifoso della nazionale fino alla fine ma ora ho voglio di tornare a lavorare: tre mesi negativi non possono cancellare 35 anni di carriera”.

Commenti