Ciò che è successo ieri pomeriggio allo stadio Adriatico di Pescara ha commosso tutto il mondo del calcio. Sin dalla Spagna arrivano messaggi di condoglianze nei confronti di chi è sempre rimasto accanto a Piermario Morosini, tragicamente scomparso all’età di 25 anni. L’ex centrocampista dell’Under 21 lascia una famiglia ormai molto ristretta, composta dalla fidanzata e da una sorella disabile, in seguito alla morte di entrambi i genitori e della scomparsa di un fratello (anch’egli affetto da handicap) avvenuta due anni fa.
Più di ogni altra cosa, più di ogni gesto compiuto in campo, ciò che colpisce di Morosini è la sua personalità e la sua capacità di andare oltre a certe difficoltà e certe insidie che la vita riserva a poche persone. Proprio per questa sua bontà d’animo il presidente del Livorno Aldo Spinelli ha deciso di collaborare al mantenimento della sorella insieme all’Udinese Calcio, proprietaria del cartellino del calciatore.
“Come primo passo per fare si che la vita di Piermario diventi un simbolo per tutti i giovani italiani” ha detto il numero uno del club amaranto “la società ritira ufficialmente la maglia numero 25, in memoria di un ragazzo che prima di distinguersi come calciatore l’ha fatto come uomo, con grande umiltà e forza d’animo, qualità che egli aveva come pochi al mondo”.
Intanto i tifosi livornesi hanno chiesto al sindaco e alla società di intitolare un settore dello stadio ‘Armando Picchi’ al giocatore.