In quel di Barcellona è la sera che dà ufficialmente inizio alle partite dei gironi della Champions League 2011/2012, e nel gruppo H assistiamo ad una partita che, per i nomi delle squadre, potrebbe tranquillamente essere una finale di Champions League. Per Barcellona-Milan l’attesa è tanta e tante sono le pretese dello spettacolo che ci si aspetta da due formazioni di questo calibro, ma che vedrà 90 minuti quasi solo a tinte blaugrana, nonostante il risultato di parità finale di 2-2. Si potrebbe dire che la foto presente sopra queste righe sia una fedele metafora dello svolgimento di questa partita, che ha visto un Milan stentare mentre il Barcellona giocava, ma analizziamo gli eventi del match.
L’incredibile inizio di partita vede un Alexandre Pato in versione Usain Bolt, che sfrutta un’inspiegabile voragine lasciata dal Barcellona per lanciare la palla avanti rasoterra, compiere una prodigiosa accelerata per poi tirarla dal limite dell’area e battere Valdes. Il Milan è avanti per uno a zero dopo 20 secondi di gioco. Tuttavia il Barcellona si fa forza, e pochi minuti dopo inizia le sue incursioni offensive, senza però impensierire realmente Christian Abbiati, che al 13′ para facilmente un tiro da fuori piuttosto fiacco di Lionel Messi mandandolo in corner. Arriva al 18′ il primo vero pericolo per il Milan: Nesta atterra Messi durante un’incursione, ed è la stessa Pulce a battere il calcio da fermo colpendo il primo palo. Da questo momento inizia un monologo del Barcellona, che si rende nuovamente pericoloso al 27′ con un cross dalla destra di Dani Alves e un tiro poco alto sopra la traversa da parte di David Villa, che la colpisce al volo in una mezza sforbiciata. Due minuti dopo arriva un altro pericolo di Messi – sempre suggerito da Dani Alves, questa volta in verticale – che conclude con un diagonale su cui Abbiati compie una buona parata in angolo. Il Milan non riesce più ad intraprendere un’azione, e presto ne subisce le conseguenze: Abate è troppo morbido su una palla quasi conquistata ma su cui Messi ha il merito di credere, accelerando e mettendola in mezzo dal fondo, dove un libero Pedro Rodriguez non può fallire. A 5 minuti dalla fine del primo tempo Cesc Fabregas subentra ad Andres Iniesta che viene colpito da un acciacco, ed il primo tempo termina senza niente di particolare da segnalare, se non un Abate che si riscatta con un paio di discreti salvataggi.
Il secondo tempo inizia com’era finito il primo, col Barcellona in possesso palla e Xavi che ci prova subito con una conclusione da lontano, parata ancora una volta in angolo da un Abbiati in palla. Ciononostante, nulla potrà quest’ultimo quando David Villa trasformerà perfettamente una dubbia punizione: è il 2-1 blaugrana. Il Milan è chiaramente in difficoltà, e quasi non riesce più ad uscire dalla propria metà campo.
Dal 65′ in poi il Milan smaltisce un po’ la timidezza, e a parte il gol di Pato, al 72esimo minuto si registra il primo tiro in porta dei rossoneri che avviene con un debole colpo di testa sempre del Papero, con un cross dalla bandierina. Ma nonostante la leggera ripresa dall’intorpidimento la partita scorrerà lentamente verso i minuti di recupero, ed è proprio in questi che arriva l’inaspettato: sempre da un calcio d’angolo, Thiago Silva trova la zuccata vincente e segna l’insperato due a due mettendo alle spalle di Valdes.
Il Milan ottiene, soffrendo molto, un pareggio ormai non auspicato. Quel che si evince da questa partita è che questo Milan non sia quello visto lo scorso anno, e che Massimiliano Allegri debba dare un’identità diversa a questa squadra per disputare una Champions degna del palmares rossonero. Dall’altra parte, un Barcellona insolitamente ingenuo si fa raggiungere all’ultimo momento, quando invece avrebbe dovuto – e potuto – mettere in salvo il risultato.