Thiago Motta ha concluso la sua esperienza all’Inter, lasciando ai tifosi un bellissimo ricordo. Adesso è in viaggio verso Parigi, verso il Paris Saint Germain di Leonardo, suo allenatore ai tempi del dopo – Benitez. Il centrocampista italo-brasiliano lascia i nerazzurri dopo aver collezionato 55 presenze e 11 reti in tre anni di permanenza, nei quali ha vinto lo storico Triplete e un Mondiale per club.
Ieri sera, a seguito del suo trasferimento, ai microfoni di Sportitalia ha parlato l’agente del calciatore Alessandro Canovi, riportando le impressioni del calciatore stesso:
Com’è nata questa operazione?
“Intanto vorrei ringraziare Moratti che ha dato il suo assenso al trasferimento. L’ultimo giorno di mercato il presidente e Marco Branca, hanno capito quello che andavamo dicendo e hanno capito. Ringrazio Moratti e Branca, ma anche mister Ranieri. La volontà principale era quella di Thiago, aveva voglia di nuove esperienze“.
Il giocatore non poteva essere importante anche per l’Inter?
“Lui a Milano stava bene. Voglio però precisare che questa separazione è stata “bella“, senza niente di traumatico. Probabilmente è stata la scelta migliore per tutti. Piano piano era un matrimonio che stava finendo, un decorso naturale dopo diversi anni. Sono cose normali, che succedono. E’ stata una separazione indolore. Sono tutti contenti, l’Inter, il PSG e il giocatore che è pronto a vivere questa nuova avventura con rinnovati stimoli. Di solito quando un giocatore va via si è in una fase distruttiva, qua non c’è stato nulla di distruttivo, ma solo colloqui costruttivi”.
Nello specifico il trasferimento com’è nato?
“Tutto si è concretizzato ieri mattina verso l’ora di pranzo. Il PSG era interessato al giocatore, tanto che lo avrebbe preso anche a giugno. Thiago aveva già ammiccato a Leonardo e Ancelotti e l’Inter doveva risolvere dei problemi di rosa. Dando via Thiago doveva entrare un giocatore e così è stato. Sapevamo che con la sua partenza era già pronto l’affare Palombo”.
Quanto è stata importante la volontà di Leonardo?
“Thiago lo ha voluto Leonardo, ma anche Ancelotti. Leonardo però è stato chiaro fin dall’inizio dicendo che gli piaceva il giocatore ma che l’Inter sarebbe dovuta essere d’accordo nel cederlo. Per questo non ha mai insistito con grande pressione, ma sempre attento al suo lavoro e a non farsi sfuggire Thiago. Ma proprio per rispetto nei confronti di Massimo Moratti lo avrebbe preso anche a giugno per non mettere in difficoltà l’Inter. Fortunatamente la trattativa si è sbloccata prima, anche perchè l’ambiente lo stava mettendo alle corde“.