La Juventus è l’unica fra le grandi (assieme al Napoli) che ha vinto, ma soprattutto convinto. E’ vero, il test contro il Parma è stato tutt’altro che probante, ma la mano di Conte si vede.
I quattro gol segnati nel nuovo stadio portano tutti lo zampino di Andrea Pirlo, che ha preso in mano il centrocampo e ha fatto girare la squadra come non si vedeva da anni.
L’ex Milan ha orchestrato il gioco con una sapiente maestria, che ha ricordato il giocatore del Mondiale di Germania 2006. L’azzurro, va detto per onore di cronaca, ha goduto di un’eccessiva libertà.
Nessun giocatore gialloblu l’ha mai pressato, facendolo ragione e dettare i tempi. Colomba ha deciso di aspettare i bianconeri nella propria metà campo, tattica che anche vista la splendida forma di Pirlo non è stata cambiata. Cosa per esempio successa in Roma-Cagliari a De Rossi, che a turno era ostacolato in fase di costruzione dagli attaccanti rossoblu.
Ora è arrivata anche l’ufficialità la Juventus ha riscattato Matri, Quagliarella, Pepe e Motta. Il costo di queste quattro operazioni è di poco superiore ai 37 milioni di euro, pagabili in tre anni. Nel dettaglio le cifre sono queste: Matri 15,5, Quagliarella 10,5, Pepe 7,5 e Motta 3,75.
Siamo al minuto 87 di Lazio-Juventus, il posticipo della 35esima giornata di serie A, quando Simone Pepe con un preciso tiro di sinistro batte Muslera e regala la vittoria alla sua squadra. Fin qui nulla di anomalo, se il giocatore bianconero non apostrofasse l’avversario di giornata con “Lazio m...”.