Premier League, calciatore condannato all’ergastolo

In Premier League può succedere di tutto: aste, fantamercato, gol rocamboleschi. Di sicuro, non ci saremmo mai aspettati di assistere ad un episodio rosso sangue di tale portata. Dispiace apprendere di quanto è stato capace di fare Andrew Hall, centrocampista in forza allo Stoke City. Il ragazzo, di appena 18 anni, vede stroncarsi la carriera da un colpo di testa che è costata la vita alla fidanzata. La giovane Megan Leigh Peat, questo il suo nome, pare essere stata brutalmente uccisa dal giocatore, in seguito ad un raptus di gelosia incontenibile. Preso com’era dalla smania assassina, Hall aveva sferrato ben 60 coltellate all’indirizzo della povera sventurata, spezzando così ogni idillio.

L’episodio, accaduto lo scorso 9 giugno, ha lasciato di sasso quanti hanno appreso la notizia. Il centrocampista, che ormai può anche dire addio ai suoi sogni di gloria, è stato arrestato per omicidio volontario. Il giudice Richard Foster sembra averlo condannato all’ergastolo. Del resto, c’era da aspettarselo. Purtroppo per lui (ma soprattutto per la vittima), il ragazzo non è riuscito a contenere la pazza gelosia, e, all’uscita da una festa a cui avevano preso parte entrambi, Andrew si avventava contro la compagna con gran veemenza, uscendone ricoperto di sangue. Sporco com’era, dentro e fuori, il calciatore era corso alla polizia per confessare l’omicidio.

Hugo Campagnaro: rischia 5 anni di carcere per omicidio colposo

Hugo Campagnaro rischia il carcere. Il difensore del Napoli è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo in seguito all’incidente che l’ha visto protagonista la scorsa settimana in provincia di Cordoba, in Argentina, dove hanno perso la vita tre persone. Per evitare la galera il giocatore dei partenopei dovrà pagare una cauzione di 330 mila euro. Cauzione che ha portato alla dura reazione dei parenti delle vittime, che voglio vedere Campagnaro dietro le sbarre.

Deve marcire in prigione. Vogliamo rovinargli la carriera esattamente come lui ha fatto con le vite dei nostri cari”, ha detto Daniela Lopez, sorella di Soledad, una delle tre persone morte nell’incidente.