La maxi-rissa di Serbia-Inghilterra Under 21 rischia di diventare un vero e proprio caso internazionale. L’episodio risale al 16 ottobre scorso, durante il ritorno dei play-off di qualificazione all’Europeo di categoria tra le due nazionali. La sfida dello stadio Mladost di Krusevac è terminata con la vittoria per 1-0 degli inglesi, che, così, hanno guadagnato l’accesso alla fase finale del torneo continentale, in programma dal 5 al 18 giugno prossimi in Israele.
Durante la gara, però, i giocatori dell’Inghilterra sono stati oggetto di insulti razzisti. Il più bersagliato è stato Danny Rose, difensore in forza al Sunderland, che a fine partita ha scaricato tutta la tensione accumulata scagliando il pallone verso i tifosi serbi. Il gesto del calciatore ha provocato un effetto a catena disastroso: dagli spalti sono piovuti oggetti di ogni tipo (sedie, pietre, accendini e monete), mentre in campo si è scatenata una violenta rissa che ha coinvolto giocatori, panchine e dirigenti.
Secondo la stampa inglese, durante gli scontri il preparatore dei portieri, Martin Thomas, e un collaboratore del ct Pearce, Steve Wigley, sono stati colpiti con alcuni calcio allo stomaco, mentre il portiere, Jack Butland, è stato raggiunto da una sedia. La Football Association ha segnalato gli insulti razzisti e le violenze all’Uefa, che ha deciso di aprire un’inchiesta. Il prossimo 22 novembre le due nazionali dovranno rendere conto a Platini delle loro responsabilità nell’episodio.
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Ora la vicenda, però, sta scatenando una vera e propria guerra diplomatica tra Gran Bretagna e Serbia. Nelle ultime ore, infatti, la polizia serba ha deciso di denunciare tre membri dell’Under 21 inglese per i disordini di Krusevac.
Subito dopo la partita, infatti, il premier serbo Ivica Devic, aveva annunciato una dura presa di posizione contro i protagonisti dei tafferugli. Così, oltre ai serbi Ninkovic e Mudrinski (giocatori), squalificati per un anno, e Maksimovic e Milutinovic (staff tecnico), inibiti per due, la magistratura serba ha deciso di inserire tre esponenti della delegazione inglese nella lista dei 12 accusati degli atti di violenza. Ancora non si conoscono i nomi dei tre, anche se la stampa britannica considera già certo il coinvolgimento di Rose e di Wigley.
Il provvedimento della polizia serba ha mandato su tutte le furie la federcalcio inglese. Se, infatti, la pubblica accusa deciderà di portare il caso in tribunale, tutti gli indagati rischiano la galera. Per poter processare i tre inglesi, però, la Serbia dovrà presentare una richiesta di estradizione. Nel caso in cui si materializzasse un’ipotesi del genere, la FA sarebbe pronta a chiedere l’intervento del premier britannico David Cameron.