Sono ore decisamente complicate per la Roma: oltre al netto calo di risultati e prestazioni in campionato (sono stati raccolti appena sei punti nelle ultime sei giornate e il sogno scudetto è probabilmente svanito), la sessione di calciomercato invernale rischia di lasciare in dote una frattura forse insanabile tra l’ambiente e la società.
Si attende infatti a brevissimo il comunicato ufficiale che segnerà il passaggio di Emerson Palmieri e, soprattutto, Edin Dzeko al Chelsea. Dal punto di vista economico un affare: 50 milioni di euro più 10 di bonus sono una cifra che permetterà di registrare una sostanziosa plusvalenza (il brasiliano fu pagato 2 milioni, il bosniaco arrivò per 15 milioni) e di monetizzare al massimo la cessione di un quasi 32enne (Dzeko) con un ingaggio pesante (4.5 milioni a stagione).
Dal punto di vista sportivo, però, il contraccolpo può essere forte. Dzeko lascia con 61 gol in 117 partite (vedremo se domani scenderà in campo con la Samp) ma più delle reti ha sempre fatto “giocar bene” la squadra e i compagni di reparto. Non l’ha presa benissimo, con tutta probabilità, Eusebio Di Francesco, apparso nervoso in conferenza stampa: “Finché è qui, gioca. Io non voglio passare per aziendalista, ma la situazione è questa. Ho scelto di allenare la Roma e di affrontare un percorso, qualcosa si può limare ma le situazioni vanno affrontate, senza scappare. Su alcune cose, però, io non posso metter becco”.