Quello formato da religione e il calcio, si sa, è un binomio fortissimo e non recente. Sono molti i giocatori che, dopo aver segnato un gol, si tolgono la maglietta per mostrare il proprio ringraziamento scritto a Dio. Tre anni fa, quando Kakà passò al Real Madrid a suon di milioni di euro, la moglie del brasiliano si spinse a dire che era tutto un disegno di Dio. Al suo rapporto con la fede Nicola Legrottaglie ha dedicato un libro. Ora un altro ex milanista vuole spingersi oltre. Il 40enne Rivaldo, fino a poche settimane fa al San Paolo, andrà a giocare nel Kabuscorp, squadra dell’Angola.
L’ex di Milan, Barcellona e Deportiva La Coruna sarà non solo calciatore, ma soprattutto missionario. Ha già acquistato un terreno in Angola e vi farà costruire una una chiesa evangelica. “Farò sorgere il tempio Shammah, Dio è qui”, ha detto Rivaldo.
Campione del mondo nel 2002 col Brasile, l’attaccante è stato pallone d’oro nel 1999. Nella sua lunghissima carriera ha vinto praticamente tutto, compresi 3 campionati greci e 2 campionati uzbeki. Ha vinto molto anche nel Milan, anche se è arrivato in Italia quando ormai era in netto declino.