Radiazione, Moggi: “Stiamo su Scherzi a parte”

Dopo cinque anni, non ho ancora capito quale illecito ho commesso. Non ho fatto niente. Mi aspetto che da un momento all’altro venga qualcuno con un cartellone con la scritta Siamo su scherzi a parte“.

L’ha detto Luciano Moggi all’udienza davanti alla Commissione Disciplinare della Figc, chiamata a decidere sulla sua radiazione.

Moggi è imputato a Napoli nel processo penale legato allo scandalo di Calciopoli, che sconvolse il pallone nostrano alla vigilia dei Mondiali tedeschi del 2006. L’ex direttore generale della Juventus, squalificato per 5 anni in quell’estate rovente non solo per il caldo, ha detto:

“Vi rendete conto che le indagini sono state fatte con i tabellini presi dalla Gazzetta dello Sport e con questi sono state distrutte tante famiglie. Nella giustizia ordinaria, si devono cercare anche le prove a difesa dell’imputato. Nella giustizia sportiva, non l’ho mai visto finora. Io non ho mai chiesto un favore ad un arbitro, non ho mai chiesto ad un designatore la squalifica di un avversario.

Si dice che quest’associazione avrebbe cominciato a funzionare dal 1999-2000: noi quell’anno abbiamo perso lo scudetto e avevamo 9 punti di vantaggio a 7 giornate dalla fine, allora eravamo dei dilettanti allo sbaraglio. I designatori arbitrali erano miei sodali, ma la verità è che parlavano con tutti e promettevano tutto a tutti”.

 

 

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