Sarà la vicinanza di un grande campione come Alessandro Del Piero, ma Fabio Quagliarella ha dimostrato di essere un calciatore come ne sono rimasti pochi. L’attaccante infatti è rimasto spesso a guardare i compagni giocare dalla panchina ma non ha mai battuto ciglio, nonostante spesso Conte non l’abbia proprio preso in considerazione. Il giocatore infatti sa bene che a causa degli sfortunati infortuni è stato spesso tagliato fuori dalle gerarchie tattiche della vecchia signora. Il calcio però regala sempre una rivincita e così Quagliarella ha potuto gioire segnando proprio contro quel Napoli da cui partì l’anno scorso.
“Va bene così. Ho passato un periodo brutto, dopo l’infortunio il recupero non è stato facile, e quindi scavalcare alcune gerarchie è ancora più difficile. I compagni davanti hanno sempre fatto bene, sono andati alla grande ed è stato ancora più difficile per Conte riuscire a buttarmi nella mischia. Togliendo un po’ di sfiga avrei già fatto cinque o sei goal”. Parole che lasciano trapelare un pizzico di rammarico ma anche tanto spirito di sacrificio, elemento che ha permesso all’attaccante di poter tornare di nuovo in rete. Nonostante la gioia del gol però “Quaglia” non se l’è sentita di esultare contro quelli che sono stati i suoi ex tifosi, seppure per una sola annata: Mi è venuto spontaneo perché ho vissuto un anno stupendo a Napoli e con i tifosi ho sempre avuto un bellissimo rapporto. Quindi non volevo mancar di rispetto a qualcuno. E’ accaduto anche quando ho segnato alla Sampdoria e all’Udinese. Da quando mi hanno mandato via per loro sono un avversario e mi trattano da avversario”.
I fischi ingenerosi dei napoletani dunque non hanno di certo scalfito l’orgoglio di Quagliarella che ora si vede pronto a partecipare alla lotta scudetto contro il Milan dicendosi fiducioso:“Non abbiamo fatto tabelle: davanti abbiamo una squadra forte con individualità pazzesche. E’ dura, ma noi speriamo di restare aggrappati fino all’ultima giornata e giocarcela. Sembrano frasi fatte, però è così. Bisogna ragionare partita dopo partita: che il Milan perde, vince o pareggia, non ci deve interessare perché noi dobbiamo sempre vincere”.