Avvocato di Erodiani: “Il mio assistito non ha fatto il nome di Totti”

Il capitano della Giallorossa? Nessun riferimento alla Roma, possibile si parlasse di serie minori”, parole di Giancarlo De Marco, avvocato di Massimo Erodiani titolare di un’agenzia di scommesse di Pescara, arresto nell’ambito del calcioscommesse che sta facendo tremare il calcio italiano.

Un altro legale di Erodiani, Paolo D’Incecco, ha detto che il suo assistito “durante l’interrogatorio di garanzia eseguito dal gip ha già escluso ogni collegamento per quanto riguarda la serie A, mentre ve ne sono stati certamente per la serie B e la Lega Pro”.

Prima di queste dichiarazioni, Francesco Totti aveva provveduto a chiamare i suo avvocati per difendersi dalle illazioni di alcuni organi di stampa.

Calcioscommesse: si indaga su tre partite del Napoli. De Laurentiis: “Nessun coinvolgimento diretto”

Lo scandalo scommesse che travolgendo il calcio italiano si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. Oggi la Procura di Napoli ha disposto l’acquisizione dei filmati di tre partite della società del presidente De Laurentiis: Napoli-Parma (2-3) del 10 aprile e Sampdoria-Napoli (1-0) del 16 maggio 2010 e Lecce-Napoli (2-1) dell’8 maggio di quest’anno.

Le indagini mirano ad accettare eventuali irregolarità nello svolgimento di questi tre incontri della squadra partenopea. Gli inquirenti si stanno concentrando su Napoli-Parma partita terminata 2-3 per capire se la camorra durante i due tempi puntò molti soldi sulla sconfitta della squadra di Walter Mazzarri, che alla fine della prima frazione era in vantaggio per 1-0. In questa partita una foto immortala il figlio di un boss a bordo campo. Su questo episodio e sull’intera vicenda legata al calcioscommesse, è intervenuto il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, che ha detto di non essere “al corrente di un coinvolgimento diretto del Napoli“.

Ronaldo: 15 minuti per dire addio alla Nazionale

67 reti in 104 partite, due Mondiali vinti. È lo score di Luis Nazario de Lima detto Ronaldo con la maglia del Brasile. Ieri il Fenomeno, visibilmente appesantito, ha salutato definitivamente la Seleçao con gli ultimi 15 minuti del primo tempo nell’amichevole vinta contro la Romania per 1-0, grazie al gol di Fred.

Ronaldo ha sfiorato la rete in tre occasioni, due volte è stato fermato dal portiere avversario Ciprian Tatarusani e una volta ha calciato fuori. Neymar, Robinho e Jadson hanno provato a far segnare l’ex Inter e Real Madrid per fargli coronare al meglio l’addio alla Nazionale verdeoro. Nazionale verdeoro con cui Ronaldo ha vinto due Mondiali, uno da comprimario nel 1994 e uno nel 2002 da assoluto protagonista che l’ha portato ad essere il capocannoniere della rassegna nippocoreana.

Cosmi: “Sono più bravo di Luis Enrique”

Serse Cosmi si scaglia contro la decisione della Roma di affidare la panchina a Luis Enrique. L’ex allenatore di Perugia e Udinese, ospite negli studi di Italia 7, ha dato il suo “speciale” benvenuto al mister spagnolo:

“Il paragone fra me e Luis Enrique non regge, naturalmente a mio favore. C’è chi nasce allenatore, e c’è chi lo diventa. Io faccio parte di questa seconda categoria. Luis Enrique può diventare un grande allenatore, magari vincerà il terzo scudetto con la Roma ed io farò mea culpa, ma oggi ci vogliono far credere che sia già un grande tecnico. Quando ho meritato la panchina della Roma, non me l’hanno data“.

Si legge amarezza nelle parole di Cosmi, che in questa stagione ha allenato il Palermo per poche partite, per essere poi esonerato dal vulcanico presidente rosanero Maurizio Zamparini. Le dichiarazioni di Cosmi fanno seguito alle perplessità di alcuni organi di stampa di Roma, che si interrogano sulla scelta della società giallorossa di ingaggiare Luis Enrique, che peraltro ancora non ha firmato. Nella Capitale si dice che sia questione di ore, tanto che Vincenzo Montella, bloccato in attesa che il tecnico del Barcellona B si convincesse ad accettare la proposta giallorossa, è vicinissimo al Catania, che nella scorsa settimana ha rescisso il contratto con Diego Pablo Simeone.

Inter: ultimo tentativo per Sanchez. Scambio Pandev-Palacio?

L’Inter non molla la presa su Alexis Sanchez. Anche se in Spagna e in Cile danno per fatto l’affare fra l’Udinese e il Barcellona per il passaggio dell’attaccante in Catalogna, la società nerazzurra vuole fare un ultimo tentativo per Niño Maravilla.

La carta in mano alla Beneamata è la possibilità di garantire un posto da titolare al bianconero, che in blaugrana troverebbe un’agguerrita concorrenza che risponde al nome di Messi, Villa e Pedro, i tre che hanno firmato il successo nella finale di Champions League contro il Manchester United. Le speranze dell’Inter sono attaccate anche alla voce che si è sparsa nella serata di ieri: quella di un incontro fra il procuratore di Sanchez e il Real Madrid.

Incontro che se venisse confermato, avvalorerebbe la tesi secondo cui il cileno non è ancora un giocatore del Barça. Il presidente Massimo Moratti vuole proporre a Sanchez un contratto di 4 anni a 4 milioni a stagione. Contratto che attira Sanchez, ma non l’Udinese a cui sono stati offerti 18 milioni di euro più la scelta di alcuni giocatori, fra i quali Mariga e Obi. Una differenza economica sostanziosa rispetto a 28 milioni che la società spagnola ha messo sul piatto della bilancia.