C’è il lieto fine nella brutta storia di cui è stato protagonista il calciatore nigeriano Christian Obodo, che nella stagione 2011/12 ha giocato indossando la maglia del Lecce, essendo però di proprietà dell‘Udinese. Obodo era stato rapito a Warri, sua città natale, mentre si stava recando in chiesa. I rapitori lo avevano costretto con forza a scendere dalla sua auto e a seguirli.
Ora la fidanzata del calciatore ha confermato al procuratore del giocatore, Bruno Carpeggiani, che Obodo è stato liberato dietro il pagamento di un riscatto di 150 mila euro, che sta bene e che si trova con lei. La drammatica vicenda che ha colpito il giocatore, rapito ieri, si è dunque conclusa nel migliore dei modi, in uno scenario terribile caratterizzato da diversi attentati in due chiese della Nigeria e rivolte a fedeli cristiani.
“Ringrazio Dio. Ora non posso dire nient’altro, soltanto grazie a Dio” sono state le prime parole proferite dal calciatore e riportate dal fratello Kenneth. Alcuni siti nigeriani riportano però che non sarebbe stato pagato alcun riscatto, ma che il giocatore sarebbe stato invece liberato mediante un blitz della polizia che avrebbe anche catturato i rapitori.
“Finalmente una bella notizia dopo una giornata i angoscia. Sono certo che Christian saprà superare tutto, anche tornando presto in Italia” ha commentato Serse Cosmi, suo ex allenatore sulla panchina del Lecce.