Dopo l’ultima giornata la lotta salvezza del campionato di serie A sembra essersi improvvisamente riaperta. Se nelle giornate passate il Novara, il Cesena e il Lecce sembravano oramai destinate ad una quasi sicura retrocessione, le vittorie dei pugliesi e dei romagnoli potrebbero cambiare lo scenario. Il Cesena sopratutto infatti sembra essere molto migliorata rispetto alle prove opache di inizio stagione, complice anche il ritorno al goal di quello che è sicuramente il giocatore più talentuoso della squadra bianconera: Adrian Mutu. L’attaccante rumeno infatti non aveva cominciato bene la sua avventura in Romagna, collezionando prove insufficienti condite anche con un espulsione che ha fatto saltare al giocatore diverse partite.
La vittoria del Cesena contro il Novara però sembra aver cambiato le carte in tavola, rilanciando Mutu che è finalmente riuscito a timbrare il cartellino. L’attaccante infatti è stato autore di una doppietta, un risultato che gli ha anche permesso di raggiungere il traguardo delle 100 reti nella massima serie italiana. Proprio a riguardo dell’importante risultato personale ottenuto Mutu ha così dichiarato: “Segnare così tanto in un campionato come quello italiano, dove le difese sono sempre molto attente, non é facile. Sono contento di quello che ho fatto, é un traguardo che aspettavo da un po’. Era da qualche settimana che volevo festeggiare i cento gol in Serie A, finalmente ce l’ho fatta!“.
Il giocatore inoltre è convinto che la sua squadra possa riuscire ad ottenere la tanto ambita salvezza: “Qui a Cesena abbiamo tutto per salvarci e la squadra merita di rimanere in serie A. Spero di aiutarla con i miei goal, mi trovo davvero a meraviglia qui e spero di giocare ancora a lungo con questa maglia, segnando più goal possibili“. Un pensiero infine Mutu lo dedica alla Roma, prossimo avversario dei cesenati: “E’ una squadra temibile, sulla carta sono favoriti ma noi non partiamo battuti. Luis Enrique é stato bravo a portare qui in Italia la sua filosofia di calcio, la Roma gioca bene e Totti é un campione. Pensare che potevo anche giocare con lui, ma preferii rimanere a Firenze e non mi pento della scelta“.