Si è spento all’età di 78 anni (li avrebbe compiuto proprio oggi), il noto radiocronista Alfredo Provenzali, voce storia della Rai. Celebre per la conduzione del famoso programma radiofonico ‘Tutto il calcio minuto per minuto‘. Il giornalista era stimato e apprezzato da pubblico ed addetti ai lavori. I colleghi stravedevano per lui, considerandolo un esempio da seguire alla lettera.
L’amore per il suo lavoro l’ha accompagnato fino agli ultimi momenti della sua vita. Malato da ormai diversi mesi, Provenzali era stato forgiato del premio Agnes, prestigioso riconoscimento che avrebbe dovuto ritirare presso l’isola di Capri. Proprio perchè fortemente provato, il cronista non ha potuto recarsi nel piccolo paradiso napoletano. Alfredo è morto a Genova, sua città natale, lasciando un vuoto incolmabile dal punto di vista emotivo e professionale.
Facente parte della vecchia scuola di radiocronisti, la mancanza di questo pezzo da novanta non tarderà a farsi sentire. Per primo ad intervenire sulla dipartita del caro collega, il direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai, Antonio Preziosi:
“Le radiocronache di Alfredo Provenzali hanno raccontato il calcio degli ultimi cinquant’anni agli italiani. Senza la voce di Alfredo ci sentiremo tutti un pò più soli. Con lui scompare un grandissimo testimone di quella straordinaria scuola di radiocronisti che hanno onorato la Rai come Ameri, Ciotti, Bortoluzzi e tanti altri ancora. Continueremo nel nome di Provenzali, l’impegno di Tutto il Calcio Minuto per Minuto e di tutta la nostra squadra sportiva. Alla famiglia di Alfredo la commossa vicinanza di tutti i colleghi di Radio Uno e del Giornale Radio Rai“.
Si unisce al cordoglio, Riccardo Cucchi, collega del radio giornale delle 7.30:
“E’ un momento davvero triste per noi. Provenzali ha rappresentato un pezzo di storia della radio, ha fatto parte del gruppo delle grandi voci degli Anni ’60 che hanno dato vita a quella straordinaria trasmissione che è “Tutto il calcio minuto per minuto”. La sua voce calda e rassicurante ha raccontato Olimpiadi e Mondiali, attraversando i momenti più importanti dello sport, anche per questo lo abbiamo voluto con noi fino a poche settimane fa, nella squadra di Radio 1, come conduttore della trasmissione più importante. E’ stato il terzo conduttore dopo Roberto Bortoluzzi e Massimo De Luca negli oltre cinquant’anni di storia della trasmissione. Indimenticabili sono sicuramente le sue radiocronache di nuoto e di ciclismo, un cronista, un uomo di rara eleganza, un gentiluomo di altri tempi“.
Riposa in pace, maestro.