Il Milan a scuola da De Laurentiis. Esattamente come professato dal patron azzurro, la dirigenza milanese ha deciso di liberarsi dagli ingaggi pesanti di Thiago Silva e Ibrahimovic per abbracciare in toto la politica del fair play finanziario. E’ rottura netta con il passato: da questo momento si prova a vincere con giocatori discreti. I top player sono lontani anni luce. Costano molto, e pretendono troppo. Per ora, il Milan non vuole (o non può??) permetterseli.
Si guarda avanti, a testa alta, con mentalità non per questo vincente. Galliani prova a fare il punto della situazione, e pensa già ai rimpiazzi da integrare in difesa e in attacco. Di nomi se ne sono stati fatti, non ultimi quelli di Ranocchia e Matri. La pista per la punta di Sant’Angelo Lodigiano sembra piuttosto calda: finito ai margini del parco attaccanti messo a disposizione di Antonio Conte, il ragazzo sembrerebbe aver accettato di buon grado un ipotetico trasferimento a Milanello. Marotta intende monetizzare il più possibile (18 milioni di euro la stima del giocatore), ma siamo sicuri che l’ad rossonero troverà il pertugio giusto per convincere allo sconto quelli di Torino.
Sull’altra sponda, quella nerazzura, si lavora per Ranocchia. Decisamente freddine le piste Astori e Rolando, si cerca di piazzare il colpo da affiancare a Bonera, Mexes, Acerbi e Yepes. Il parco difensori del Milan, così com’è allo stati attuale, necessita di un’altra pedina. Galliani l’avrebbe individuata nel 24enne interista, non troppo apprezzato da Stramaccioni. Moratti aveva pagato il giovane ben 18 milioni. Difficilmente se ne priverà con leggerezza, e men che mai andando a rinforzare i cugini milanesi.
C’è tempo fino al 31 agosto, chiusura ufficiale della sessione estiva di calciomercato. Potrebbe ancora succedere di tutto. Presto per parlare di griglie già definite e inamovibili. L’importante è tenere il profilo basso e risparmiare. Ci è sembrata questa la parola d’ordine della dirigenza rossonera.