Milan-Juventus 1-1, Berlusconi e Conte assolvono l’arbitro

C’è ancora tanta rabbia in casa Milan dopo il pareggio con la Juventus. I rossoneri sono infuriati per la rete non convalidata a Muntari al 25′ del primo tempo. Il pallone, sul colpo di testa del ghanese, era entrato di quasi un metro, quando è avvenuta la respinta di Gigi Buffon. Il pubblico e i giocatori del Milan avevano già esultato per il 2-0. Ma Tagliavento e il guardalinee (in ottima posizione) facevano finta di niente in maniera clamorosa. Per poco non ci scappava anche la beffa. Infatti tutti i rossoneri si sono fermati e la Juventus è scappata in contropiede. C’è voluta una parata spettacolare di Abbiati per fermare Estigarribia.

Al minuto 79 altro errore, anche se più giustificabile, della terna arbitrale. Matri, esattamente in linea con Abate, viene fermato in fuorigioco e poi deposita la palla in rete.

Silvio Berlusconi non si scandalizza per i tanti episodi controversi avvenuti ieri sera:

“Sono dispiaciuto, ma non arrabbiato – ha detto l’ex presidente del consiglio. – Non voglio pensare nella maniera più assoluta a determinazioni contrarie al Milan. La tecnologia in campo? Da sempre sono propulsore in questa direzione. Sono tante situazioni che possono essere interpretate nell’una e nell’altra direzione”.

Più duro il commento del tecnico, Massimiliano Allegri:

“Non ero arrabbiato a fine partita. È stata una bella gara giocata molto bene dal Milan, purtroppo c’è stato quell’episodio che ha falsato la partita, non so se avevano disegnato la linea di porta più larga o altro. Il gol non concesso ci ha creato un danno perché andavamo sul 2-0, poi magari si pareggiava lo stesso, ma – ha aggiunto Allegri – intanto la gara sarebbe stata diversa”.

Molto pacato il commento di Antonio Conte, che recita una sorta di mea culpa e assolve con formula piena Tagliavento:

“Tutti quanti abbiamo caricato eccessivamente questa sfida di tensioni, anche i mezzi di comunicazione. Quelli dell’arbitro sono stati due errori tecnici, uno a favore nostro e uno a sfavore. Capisco Tagliavento e i suoi assistenti, perché non era facile per nessuno. Mi auguro che lo sport si svolga sempre sul campo, dove – ha aggiunto l’allenatore della Juventus – si sono viste le cose migliori”.

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