Nemmeno il boxing day ha resuscitato il Milan di Gattuso: i rossoneri sono stati protagonisti dell’ennesima, scialba prestazione in campionato: 0-0 a Frosinone coi padroni di casa che, a dirla tutta, avrebbero anche potuto portare a casa i tre punti.
Sono tanti i numeri che condannano l’undici di Gattuso, scivolato a -3 dal quarto posto e incapace di segnare da ben quattro partite: l’ultimo gol, peraltro su rigore, è datato ormai 2 dicembre, quando Kessie infilò la porta del Parma. Poi una serie di partite in cui gli attaccanti sono stati costantemente i peggiori in campo.
Inutile sottolineare come il bersaglio numero uno della critica sia Gonzalo Higuain: accolto come una sorta di messia, l’ideale per cominciare il nuovo corso dirigenziale, l’argentino è piombato in una crisi tecnica e personale che con l’espulsione nella partita contro la Juventus ha trovato il suo culmine. Il “pipita” è fermo a cinque gol in Serie A, l’ultimo è di due mesi fa, i minuti senza segnare sono 802: davvero troppi, tanto che l’ipotesi di una partenza già a gennaio, con destinazione Chelsea, è uno scenario possibile.
A rischiare di salutare anzitempo è anche Rino Gattuso: dopo un discreto inizio di stagione, il Milan ha subito un’involuzione sul piano del gioco allarmante. Gazidis, nuovo a.d. del club, sogna Wenger, in società c’è chi pensa a Leonardo come traghettatore fino al termine del campionato. Sullo sfondo i nomi di Donadoni e Guidolin.