Il 2013 potrebbe essere l’anno della svolta per il Milan dal punto di vista finanziario. Tra gennaio e marzo prossimi, infatti, nella società rossonera potrebbero entrare ingenti capitali stranieri.
Si tratta di un progetto considerato ormai improrogabile da Silvio Berlusconi, che, dopo la politica di austerity attuata durante il mercato estivo con le cessioni dei pezzi da novanta della squadra, ha intenzione di riportare il club ai fasti del recente passato. Non potendo ricorrere a risorse interne, l’unica via da percorrere sono gli investimenti dall’estero, a cui proprio il presidente rossonero ha aperto alla fine della scorsa estate.
Secondo il Corriere dello Sport, la pista finanziaria più calda è quella russa. Lo scorso fine settimana, infatti, Berlusconi è volato a Mosca per partecipare ai festeggiamenti per il compleanno del suo amico Putin. Il cavaliere avrebbe approfittato dell’occasione per incontrare Oleg Deripaska, che la rivista americana Forbes colloca al nono posto della classifica degli uomini più ricchi del mondo. Il miliardario russo avrebbe manifestato il suo interesse a investire nel Milan, tanto che con Berlusconi avrebbe già cominciato a parlare di cifre.
Il progetto prevederebbe la cessione di una quota di minoranza della società di via Turati, il 30%, per il quale Deripaska avrebbe messo sul tavolo la bellezza di 500 milioni di euro. Per il momento dal club rossonero smentiscono categoricamente l’esistenza di trattative per l’ingresso di capitali stranieri. Lo ha confermato Galliani a Sky Sport: “Cessione di quote? Non c’è nulla di vero”. Ma si sa, in questi casi le smentite sono d’obbligo.
La Gazzetta dello Sport, invece, punta i riflettori sul fronte arabo. Il quotidiano milanese ipotizza un interessamento di Hamad bin Khalifa Al Thani, lo sceicco del Qatar proprietario del Paris Saint Germain, a immettere capitali nel club rossonero. Anche in questo caso, la trattativa coinvolgerebbe una quota di minoranza del Milan.