Ci risiamo, arriva la primavera e Zlatan Ibrahimovic comincia ad essere colto da un leggero mal di pancia, che lo porta a scalciare per ottenere poi la cessione. Era accaduto due anni fa, quando lo svedesone indossava la maglia dell’Inter e sogna il Barça, è accaduto lo scorso anni, quando ha voluto fare il percorso inverso per accasarsi al Milan, sta accadendo – forse – in questo periodo, con l’attaccante pronto a preparare la valigia (ma l’avrà mai disfatta) per cercare un’altra sistemazione.
Questo dicono i ben informati, secondo i quali Ibra sarebbe pronto a trasferirsi in Inghilterra, vista la scarsa considerazione in casa Milan, dove addirittura Silvio Berlusconi si è posto dei dubbi sulla bontà dell’investimento. Ma c’è chi, come Massimiliano Allegri, è pronto a giurare che lo svedese resterà in maglia rossonera:
Ibra resta al Milan? Certo, perché non dovrebbe?
Già, perché non dovrebbe? Forse perché il Milan ha dimostrato di saper vincere anche senza di lui, sebbene occorra riconoscere all’attaccante molti meriti nella cavalcata vincente dei rossoneri verso la prima posizione. Ma a questo punto è lecito chiedersi: se il Milan vince anche senza di lui, perché tenersi in casa una primadonna (costosissima, tra l’altro), capace di accumulare cinque giornate di squalifica in due mesi?