Ci sono diversi spunti interessanti che possiamo estrarre da un Milan-Napoli ad alta tensione. Gara estremamente solida da parte dei ragazzi di Spalletti, capaci di gestire al meglio il gol iniziale trovato su azione d’angolo con Elmas, per poi fare di necessità virtù. Nonostante le tantissime assenze e al netto di statistiche che indicano un sostanziale equilibrio tra le due squadre, infatti, a lungo si è avuta la sensazione che gli ospiti fossero più quadrati, mentre i padroni di casa hanno creato dei grattacapi solo nel finale.
Importante la mossa di Pioli, che ha gettato nella mischia Giroud, alzando la palla tra lui e Ibrahimovic, comunque sottotono. Una squadra che, al di là delle dichiarazioni del tecnico, pare lontana parente rispetto a quella di inizio campionato. Soprattutto in termini di brillantezza fisica. Certo, pesa tanto la rottura della catena sinistra, tra Theo Hernandez e Leao più tra gli indisponibili che in campo. Quella è la chiave tattica del tecnico, venuta meno soprattutto dal match contro la Roma in poi.
I migliori in Milan-Napoli tra le due compagini
Juan Jesus 7,5. Il difensore brasiliano merita tutte le lodi possibili. Arrivato a Napoli con grande scetticismo, sta riuscendo nell’impresa di non far rimpiangere un colosso come Koulibaly. Attento come raramente lo si è visto in carriera, non si rende protagonista di alcuna sbavatura ed entra costantemente in anticipo sugli avversari;
Zielinski 7,5. Partita straordinaria del polacco, per qualità e quantità. Dal suo piede partono tutte le azioni del Napoli, ma si fa sentire anche in fase di non possesso. Un giocatore trasformato rispetto a quello abulico di inizio stagione che ha tanto faticato con Spalletti.
Saelemaekers 7. L’unico a crederci per davvero tra i rossoneri. Entra e dà immediatamente una spinta al pubblico e ai compagni. Si concede qualche giocata che finalmente regala la superiorità numerica, ma è poco assistito da un gruppo che appare in difficoltà.
I migliori in Milan-Napoli a San Siro
Ibrahimovic 5. Conferma il pessimo momento di forma. Come prevedibile, la recente assenza di Giroud lo costringe agli staordinari e alla sua età neanche un campione del suo calibro può permetterseli.
Brahim Diaz 4,5. Trasformazione negativa dal Covid in poi. Difficile dire se sia tutta colpa del virus, che sicuramente ha inciso, oppure se gli avversari ormai gli abbiano preso le misure.
Lozano 5,5. Si sacrifica molto, ma spesso pecca di precisione, sprecando ripartenze che probabilmente avrebbero chiuso in anticipo il match. Manca un pochino la lucidità dei tempi migliori.