Con la Juventus è stata la grande squadra che nell’esordio in campionato ha mostrato solidità e compattezza. Il Napoli, dopo la vittoria di Cesena, cerca conferme in casa del Manchester City di Roberto Mancini.
Per l’esordio in Champions League, Mazzarri si affida alla vecchia, dando spazio a Gargano (che in campionato era squalificato) al posto di Dzemaili e al trio collaudato Cavani-Hamsik-Lavezzi. Il dubbio è sulla fascia sinistra fra Zuniga e Dossena. L’unico acquisto che partirà titolare sarà Inler, che sabato nella vittoriosa trasferta romagnola ha preso in mano il centrocampo. Una curiosità: Mazzarri ha detto nel post-gara di sabato scorso di aver chiesto allo svizzero di cambiare un po’ il suo modo di giocare. Il risultato, comunque, non è cambiato perché la personalità mostrata dall’ex Udinese è la stessa della sua esperienza friulana.
L’avversario di questa sera non è certo dei più facili, perché lo sceicco Mansour ha rinforzato molto una squadra già forte. Avversario che in avanti si presenterà con Nasri, Silva e Aguero dietro a Dzeko. Un poker d’assi che preoccupa non poco i partenopei. Il destino ha messo di fronte al Napoli il genero di Maradona, quell’Aguero che si è integrato benissimo in Premier League, realizzando 6 gol in 4 partite.
L’errore che non dovrà commettere il Napoli sarà quello di non aver quel timore reverenziale mostrato nel trofeo Gamper contro il Barcellona. Errore rimarcato anche da Mazzarri nella conferenza stampa della vigilia. Con tutte queste stelle in campo, si fa faticare a pensare che Manchester City e Napoli siano due matricole della Champions League. Entrambe hanno disputato la “vecchia” Coppa dei Campioni, ma i Citizen quando il calcio era in bianco e nero e i partenopei quando Lavezzi, Hamisk e Cavani erano alle scuole elementari. Esperienze che ormai sono entrate nei libri di storia del calcio. Storia che Manchester City e Napoli sono pronte a riscrivere partendo già da questa sera all’Etihad Stadium.