La carriera calcistica di Zlatan Ibrahimovic ha sempre sofferto il neo ‘europeo’ quale handicap decisivo verso la sua definitiva ascesa nell’olimpo dei grandi campioni del calcio. Ibrahimovic, si dice infatti, è tanto decisivo e letale nelle competizioni nazionali, quanto nullo e, a volte, deleterio nei tornei europei per club o nelle sfide con la maglia della sua nazionale. Il rapporto tra l’attaccante di origine slava e la nazionale svedese infatti non è mai stato decisivo. Le prestazioni di Ibrahimovic con la maglia gialloblu hanno da sempre vissuto fasi alterne con il corollario di vari addii, veri o presunti, regolarmente rientrati o per le richieste della patria calcistica scandinava o per scelta dello stesso campione del Paris Saint Germain.
Nella serata di mercoledì, in occasione della prestigiosa amichevole contro l’Inghilterra per l’inaugurazione del nuovo stadio di Stoccolma, l’Ibra ‘svedese’ ha sciorinato forse la migliore prestazione personale con la casacca del suo Paese. L’asso calcistico europeo ha infatti siglato un poker di reti, spezzando le resistenze dell’avversario britannico, e regalando perle di calcio-spettacolo come l’ultimo goal della serata.
‘Ibracadabra’ ha aperto le marcature al 20′, quindi, dopo il momentaneo 1-2 inglese a firma di Welbeck e Caulker, ha calato un tris di marcature tra le quali spicca il quarto goal personale. Ibrahimovic infatti è andato a segno al 90′ con una rovesciata da posizione impossibile, un gesto tecnico e atletico che ha mandato in estasi anche la fredda platea svedese facendo re-innamorare di lui il suo pubblico nazionale.
Con il poker calato nell’ultima giornata di amichevoli internazionali, lo score di Ibrahimovic sale a quota 43 reti in 86 presenze con la maglia della Svezia.
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